“Il Figlio di Dio si è incarnato e tornerà nel giorno del giudizio per unire a sé in un abbraccio d’amore il creato in maniera definitiva. Gesù con la sua venuta annuncia la pace, ricrea l’armonia della creazione donando all’umanità la salvezza, quindi la dignità e la possibilità di abitare la terra senza paure e violenze, eredità di Adamo ed Eva. Dio in Cristo ha unito l’umanità all’eternità con un legame indissolubile di amore”. Queste le parole del vescovo di Acireale, mons. Antonino Raspanti, nell’omelia del pontificale del giorno di Natale celebrato nella cattedrale di Acireale.
“Gesù che vive l ‘amicizia piena con Dio pacifica in Lui l’umanità – ha aggiunto mons. Raspanti -. Viviamo la nostra vita ordinaria a partire dalla straordinarietà della festa del Natale. Ripensiamola alla luce del presepe e andiamo oltre, entrando nel mistero, come ci insegna l’evangelista Giovanni nel suo prologo. La nostra quotidianità sia in Lui e nella sua pace. Ogni giorno Cristo condivide tutto e noi dovremmo avere la consapevolezza che non siamo soli anche se non ci vengono tolte le difficoltà e il travaglio della condizione umana. Affrontiamo quindi la quotidianità nella fiducia in Dio anche alla presenza della tempesta (violenza, bombe…). Abbandoniamoci nelle braccia di Dio che ci ha dato il potere di diventare suoi figli. Noi siamo come bambini in braccio al padre e alla madre che offrono la serenità del cuore”.