Non c’è storia, la miglior porchetta non la trovi nel Lazio, ma in Sicilia. Giuseppe Oriti conosciuto dagli amici come Pippo e sua moglie Eliana Carroccetto possono chiudere questo 2021 soddisfatti e grati per i successi ricevuti.
Ma ritorniamo un attimo sul riconoscimento come miglior porchetta d’Italia, è stato proprio il New York Times a inserire nella Top 5 delle migliori eccellenze gastronomiche a livello mondiale la porchetta di Giuseppe, frutto di una tradizione tramandata di generazione in generazione nella famiglia Oriti, che ha visto il proprietario del Vecchio Carro (così si chiama il suo ristorante) affinare senza sosta la tecnica di produzione della porchetta.
Per la famiglia di Giuseppe la pandemia non è stata un deterrente, anzi, ha continuato a credere nelle proprie capacità artigianali e imprenditoriali. La struttura ricettiva nata e situata accanto all’agriturismo è sempre aperta ai turisti e inoltre, grazie ai lavori di ampliamento, l’intera attività verrà trasformata in Agri-Resort: il pernottamento, infatti, è accompagnato da una squisita cucina tradizionale, dove il fiore all’occhiello dell’azienda resta la porchetta.
Giuseppe spiega che, dopo la disossatura, la carne si fa prima insaporire con spezie raccolte nell’azienda come rosmarino, finocchietto selvatico, cannella, timo, salvia; poi viene marinata e massaggiata con sale marino siciliano il tempo necessario a farle assorbire i liquidi, fino all’arrivo in cucina, dove viene infornata per dodici ore a bassa temperatura (72 gradi centigradi). Uscita dal forno la porchetta viene abbattuta velocemente e confezionata sottovuoto, con una durata di tre mesi. È un prodotto di nicchia che l’azienda di Oriti vende a pochi utenti e con cui partecipa a fiere ed eventi con un ghiotto panino da streed food.
Il momento ideale per la produzione della porchetta è quando il maiale è giovane e attorno ai 15 chili di peso; dopo questa età e il superamento del peso limite, si produce altro: salumi, carne e così via. La cura della lavorazione di Oriti mostra la pazienza di un uomo che ha colto la peculiarità del suo talento. La porchetta più buona nella Penisola adesso è alle porte della Sicilia, con buona pace degli amici di Acerra