Commento al Vangelo di Don Ciro Lo Cicero
VI Domenica del Tempo Ordinario
Letture: Sir 15,16-21; Sal 118; 1Cor 2,6-10; Vangelo Mt 5,17-37
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: (…) Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio”. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono. (…)
Nel brano di questa domenica, Gesù traccia una linea di continuità fra la Legge antica data ai padri e il suo insegnamento: “Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento”. (v.17)
In che cosa consiste questo “pieno compimento” di cui parla Gesù? Lo scopriamo al v.20: “Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli”.
Il “pieno compimento” non è solo perfezionamento, ma pienezza, raggiungibile soltanto nella misura in cui:
- sappiamo prendere le distanze dalla tentazione di pretendere di cancellare il passato o di diventare idolatri del passato e quindi ciechi sull’oggi;
- sappiamo vivere la Legge come uno strumento che ci aiuta ad essere più liberi e a non essere schiavi delle passioni e del peccato.
Il compimento della Legge non consiste nella pura osservanza esteriore di una serie di precetti, proviene piuttosto dalla condotta intima dell’uomo, cioè dal cuore.
Ci domandiamo:
- a che serve arroccarsi alla mera norma, se poi si è doppi nella vita?
- a che serve essere esteriormente perfetti, se interiormente si è divisi?
Auguro a me e a tutti voi, cari amici, di sperimentare ogni giorno la bellezza della grazia di “essere posseduti” dall’Amore vero, e di “usarlo” come unico criterio della nostra vita.
Una buona e santa domenica a tutti!