Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura
Martedì della XXXIII settimana del Tempo Ordinario
Lettura 2Mac 6,18-31; Sal 3; Lc 19,1-10
Riflessione Biblica
“Un uomo, di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere Gesù” (Lc 19,1-10). Che presentazione: un uomo, capo di peccatori e collaborazionista col potere romano, ricco! Ma, come tutti, ha i suoi difetti: piccolo di statura e curioso. Ma sono proprio i suoi difetti che lo portano a conoscere e incontrare Gesù: la curiosità e la sua piccola statura hanno spinto Zaccheo a salire sul sicomòro, l’amore di Gesù a guardare verso di lui e a conquistare Zaccheo. Per Gesù, Zaccheo è un “uomo”, un figlio di Dio, che va liberato non tanto dai suoi difetti fisici ed emozionali, ma dal suo attaccamento alle ricchezze ingiuste, che lo rendono sgradito a Dio: “Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio.
Lettura esistenziale
Zaccheo è un “pubblicano”, anzi, il capo dei pubblicani di Gerico. I pubblicani erano gli esattori dei tributi che i Giudei dovevano pagare all’Imperatore romano, e già per questo motivo erano considerati pubblici peccatori. Per di più, approfittavano spesso della loro posizione per estorcere denaro alla gente. Per questo Zaccheo era molto ricco, ma disprezzato dai suoi concittadini. Quando dunque Gesù, attraversando Gerico, si fermò proprio a casa di Zaccheo, suscitò uno scandalo generale. Il Signore, però, sapeva molto bene quello che faceva. Egli, per così dire, ha voluto rischiare, e ha vinto la scommessa: Zaccheo, profondamente colpito dalla visita di Gesù, decide di cambiare vita, e promette di restituire il quadruplo di ciò che ha rubato. “Oggi per questa casa è venuta la salvezza”, dice Gesù, e conclude: “Il Figlio dell’uomo è venuto a cercare e salvare ciò che era perduto” (Lc 19, 9-10).
Dio non esclude nessuno, né poveri né ricchi. Non si lascia condizionare dai nostri pregiudizi umani, ma vede in ognuno un’anima da salvare ed è attratto specialmente da quelle che sono giudicate perdute e che si considerano esse stesse tali. Gesù Cristo ha dimostrato questa immensa misericordia, che non toglie nulla alla gravità del peccato, ma mira sempre a salvare il peccatore, ad offrirgli la possibilità di riscattarsi, di ricominciare da capo, di convertirsi.
Zaccheo ha accolto Gesù e si è convertito, perché Gesù per primo aveva accolto lui! Non lo aveva condannato, ma era andato incontro al suo desiderio di salvezza. Possa ogni cristiano sperimentare la gioia di essere rinnovato dall’amore misericordioso di Dio e manifestarlo a chiunque incontra sul proprio cammino.