“Di me sarete miei testimoni”
Ogni battezzato è chiamato alla missione nella Chiesa e su mandato della Chiesa: la missione perciò si fa insieme, non individualmente, in comunione con la comunità ecclesiale e non per propria iniziativa. E se anche c’è qualcuno che in qualche situazione molto particolare porta avanti la missione evangelizzatrice da solo, egli la compie e dovrà compierla sempre in comunione con la Chiesa che lo ha mandato.
E’ Cristo, Colui che dobbiamo testimoniare
Papa Francesco cita le parole di san Paolo VI nell’ Evangelii nuntiandi: “Evangelizzare non è mai per nessuno un atto individuale e isolato, ma profondamente ecclesiale”. Osserva poi che i discepoli “sono inviati da Gesù al mondo non solo per fare la missione, ma anche e soprattutto per vivere la missione; non solo per dare testimonianza, ma anche e soprattutto per essere testimoni di Cristo”.
I missionari di Cristo non sono inviati a comunicare sé stessi, a mostrare le loro qualità e capacità persuasive o le loro doti manageriali. Hanno, invece l’altissimo onore di offrire Cristo, in parole e azioni, annunciando a tutti la Buona Notizia della sua salvezza con gioia e franchezza, come i primi apostoli.
Francesco ricorda ancora san Paolo VI quando avvertiva che “l’uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri”, afferma quindi che per la trasmissione della fede è fondamentale “la testimonianza di vita evangelica dei cristiani”, ma che “resta altrettanto necessario” l’annuncio della persona e del messaggio di Cristo. Scrive nel messaggio:
Nell’evangelizzazione, perciò, l’esempio di vita cristiana e l’annuncio di Cristo vanno insieme. L’uno serve all’altro. Sono i due polmoni con cui deve respirare ogni comunità per essere missionaria. Questa testimonianza completa, coerente e gioiosa di Cristo sarà sicuramente la forza di attrazione per la crescita della Chiesa anche nel terzo millennio. Esorto pertanto tutti a riprendere il coraggio, la franchezza, quella parresia dei primi cristiani, per testimoniare Cristo con parole e opere, in ogni ambiente di vita.
“Fino ai confini della terra”
Spingersi “fino ai confini della terra”, scrive ancora il Papa, è un’indicazione che “dovrà interrogare i discepoli di Gesù di ogni tempo”:
La Chiesa di Cristo era, è e sarà sempre “in uscita” verso i nuovi orizzonti geografici, sociali, esistenziali, verso i luoghi e le situazioni umane “di confine”, per rendere testimonianza di Cristo e del suo amore a tutti gli uomini e le donne di ogni popolo, cultura, stato sociale. In questo senso, la missione sarà sempre anche ‘missio ad gentes’, come ci ha insegnato il Concilio Vaticano II, perché la Chiesa dovrà sempre spingersi oltre, oltre i propri confini, per testimoniare a tutti l’amore di Cristo.
“Riceverete la forza dello Spirito Santo”
Di fronte ad una così grande responsabilità, Gesù promette ai suoi anche la grazia per farcela: lo Spirito Santo darà loro forza e sapienza. Senza lo Spirito nessun cristiano potrà dare piena testimonianza di Cristo:
Perciò ogni discepolo missionario di Cristo è chiamato a riconoscere l’importanza fondamentale dell’agire dello Spirito, a vivere con Lui nel quotidiano e a ricevere costantemente forza e ispirazione da Lui. Anzi, proprio quando ci sentiamo stanchi, demotivati, smarriti, ricordiamoci di ricorrere allo Spirito Santo nella preghiera, la quale – voglio sottolineare ancora – ha un ruolo fondamentale nella vita missionaria, per lasciarci ristorare e fortificare da Lui, sorgente divina inesauribile di nuove energie e della gioia di condividere con gli altri la vita di Cristo.
Le Pontificie Opere Missionarie suscitate dallo Spirito
Una Chiesa tutta missionaria
Il Papa cita, infine, il beato Paolo Manna che, nato 150 anni fa, fondò l’attuale Pontificia Unione Missionaria, e auspica che le Chiese locali possano trovare un valido aiuto in tutte queste Opere “per alimentare lo spirito missionario”. Quindi conclude, ricordando Maria come Regina delle Missioni:
Cari fratelli e sorelle, continuo a sognare la Chiesa tutta missionaria e una nuova stagione dell’azione missionaria delle comunità cristiane. E ripeto l’auspicio di Mosè per il popolo di Dio in cammino: “Fossero tutti profeti nel popolo del Signore!”. Sì, fossimo tutti noi nella Chiesa ciò che già siamo in virtù del battesimo: profeti, testimoni, missionari del Signore! Con la forza dello Spirito Santo e fino agli estremi confini della terra.
(Fonte: Vatican News – Adriana Masotti)