Il ministro, le navi Ong e la difesa dei confini

di FraPè – Verrebbe da dire ci risiamo, si ci risiamo, perché il nuovo Ministro degli Interni Matteo Piantedosi è la fotocopia di quel Salvini che ha lasciato per settimane intere donne e bambini sulle navi ed ha ancora qualche processo pendente. Grazie a Gasparri è stato salvato da qualche altro procedimento. salvini-e-piantedosi-300x175 Il ministro, le navi Ong e la difesa dei confiniComunque niente di nuovo sotto il sole, l’ estrema destra che ci governa è stata eletta da una parte di popolo proprio per far piazza pulita del diverso, e quando parlo di diverso non mi riferisco solo a chi ha un orientamento sessuale che non rientra nei canoni di una certo orientamento politico, ma,  poveri, migranti, diversabili, room e tutto quello che non fa parte di in un concetto di politica inclusiva ed è considerato e trattato come lo scarto della società.

Ed ecco Matteo Piantedosi che se la prende con due navi Ogn impegnate a evitare tragedie nel Mediterraneo.

L’Avvenire in un articolo di ieri 25 ottobre si interroga se “Si torna alla strategia propagandistica e disumana dei «porti chiusi»? Si torna a mettere sul banco degli imputati chi soccorre persone a rischio della vita? Sarebbero le Ong “il” problema?”

“Il dossier sull’immigrazione del Viminale dello scorso Ferragosto fornisce, peraltro, questi dati: persone sbarcate autonomamente 53%, persone soccorse 47%, di queste ultime appena il 16% da navi umanitarie. Numeri in calo negli ultimi due giorni” continua il giornale dei Vescovi Italiani. Tre pescherecci con circa 1.800 persone soccorsi dalla nostra Guardia costiera o ancora da raggiungere, 500 persone giunte autonomamente a Lampedusa e solo 250 raccolte a bordo delle due navi delle Ong.

Nella sua direttiva Piantedosi scrive che le condotte delle Ong non sarebbero «in linea con lo spirito delle norme europee». Ma proprio sulla base di queste norme la Corte di giustizia europea il 1° agosto scorso aveva sentenziato «l’obbligo fondamentale di prestare soccorso alle persone in pericolo o in difficoltà in mare», condannando il blocco di due navi nei porti siciliani nell’estate 2020.

«La salvezza delle persone viene prima di tutto», aveva detto lo stesso ministro prima di annunciare l’attuale direttiva. Davvero tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare” afferma ancora l’Avvenire.

Penso che il compare di Salvini che gode per questa situazione come se fosse al Papeete dopo qualche bicchiere di troppo, abbia sbagliato bersaglio al primo colpo. Anzi la destra così come ama fare quando c’è di mezzo il “negro” sbaglia volontariamente bersaglio facendo si che il “mare  si trasformi sempre più in “tomba” per migliaia di profughi e anche, a quanto pare, per il buon diritto europeo. Speriamo ostinatamente di no”. Aggiunge l’Avvenire

Il motivo? La difesa dei confini. Personalmente i bambini e le donne incinte non li ho visti mai come minaccia…. Ma se lo dice Piantedosi e soprattutto Salvini che è un uomo credibile e coerente bisogna credergli… purtroppo molti e per fortuna non tantissimi lo fanno.

Ancora una volta i diritti umani sono messi sotto i piedi. Come inizio non c’è male!

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