di FraPé – Ci sono sorrisi di circostanza e sorrisi che dimostrano la serenità e la gioia di chi sta vivendo in pienezza la propria vita chi si ama, con chi hai scelto. Fra Claudio Giovanni Viticchiè che domani sarà ordinato Diacono da Mons. Gristina nella Cattedrale di Catania, da quando era in fasce ha scelto Colui che l’aveva già chiamato sin dal grembo materno.
“ Sin da piccolo – afferma Fra Claudio in video chiamata – grazie alle suore Francescane del Signore fondate da un frate Cappuccino Padre Angelico Lipani, ero attratto dalla vita consacrata. Il loro esempio, il loro amore per il Signore, mi ha sempre affascinato”.
Questo desiderio in Fra Claudio cresce quando conosce tramite le Clarisse di Caltanissetta sua città di origine, e tramite loro i Frati Minori di Sicilia.
Ha solo 14 anni, i genitori ovviamente sono contrari e l’animatore vocazionale del tempo Fra Giuseppe Di Fatta gli dice di attendere altri quattro anni. Claudio è impaziente e fa di tutto per convincere i genitori e Fra Giuseppe.
Nel frattempo ha un incidente con il motorino, il suo umore e il suo modo di agire inizia a destare preoccupazione, tanto che Fra Giuseppe e soprattutto i genitori finalmente cedono alla richiesta del proprio figlio e firmando un permesso, così Claudio che considera quell’incidente una grazia, nel settembre del 2003 a 17 anni entra in convento, ad accoglierlo è la fraternità di Collesano casa di accoglienza vocazionale.
Dopo il periodo di accoglienza all’epoca chiamato “Esodo” Claudio inizia l’anno di postulato, sono in sei.
“Sono due anni particolari– aggiunge Fra Claudio – con noi c’era Matteo che durante il primo anno di postulato a causa di un tumore ci ha lasciato. Da Ispica ogni settimana andavamo a Palermo, non l’abbiamo mai lasciato solo. Il venire a contatto con sorella sofferenza e poi successivamente con sorella morte per ancora ragazzo è stato motivo di crescita ma anche di grande dolore”.
“ Li per li non capivo, non accettavo la posizione del ministro provinciale del tempo, ma oggi posso dire che i trasferimenti, alcuni impedimenti, gli incarichi che mi sono stati dati, hanno rafforzato la mia fede. Ora con il senno di poi ringrazio il Signore per tutto ciò che ho vissuto anche se non è stato sempre facile.” Racconta con il sorriso Fra Claudio.
La diaconia che Fra Claudio eserciterà da diacono la esercita già come figlio di Francesco che voleva che i suoi frati vivessero da poveri in mezzo ai poveri. Siamo sicuri che vivrà il diaconato non come un ministero di sacrestia aspettando l’ordinazione sacerdotale, così come afferma lo stesso fra Claudio, ma in uscita, cercando di promuovere la Carità in tutte le sue forme. Essendo inserito in parrocchia avrà la possibilità di vivere il diaconato in pienezza: predicazione, presenza nelle famiglie, anziani, ammalati e continuare a portare avanti la Caritas parrocchiale.
All’inizio della pandemia e con il susseguirsi delle chiusura, i frati della Parrocchia Santa Maria di Gesù, si sono inventati il “mercatino delle carità” che consiste nel inviare una email alla parrocchia per avere aiuto, oppure inviarla per dare disponibilità di aiuto. E attraverso gli aiuti ed alimenti che arrivano dagli stessi parrocchiani si sostengono diverse famiglie in seria difficoltà economica.
In questo lungo cammino di discernimento che ha portato il futuro diacono a consacrarsi al Signore con la professione temporanea nel 2006 e poi il si definitivo con la professione solenne nel 2012, c’è quello che i francescani considerano il punto cardine del loro carisma: la Fraternità. “Ho sempre sentito forte la fraternità, che in questi anni mi ha custodito e incoraggiato nelle mie scelte. Grazie a tutti i frati, i formatori, i ministri provinciali passati e quello attuale Fra Nino Catalfamo e i frati che oggi vivono con me questa bellissima realtà:Fra Benedetto, Fra Massimo e Fra Raimondo.”
Un sogno che conserva nel cuore da anni: il conservatorio.
“ Mi è sempre piaciuto il canto gregoriano – mi dice con gli occhi che gli brillano come un innamorato quando parla dell’amata – tramite lamusica liturgica faccio esperienza di Dio, per me è un luogo di incontro con Lui come lo è la fraternità, la parrocchia e i poveri.”
La voglia di continuare a condividere le meraviglie che il Signore compie nella nostra vita di frati è tanta, ma dobbiamo chiudere la videochiamata con la promessa di pregare per tutti coloro che incontriamo nel nostro cammino.
Credo che anche tu che leggi questa bellissima avventura d’amore con Gesù Povero e Crocifisso potrai sostenere Fra Claudio e i Frati Minori con la tua preghiera.
Auguri Fra Claudio!