Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura
Lunedì della prima settimana del Tempo Ordinario
Letture: 1Sam 1,1-8; Salmo 116; Mc 1,14-20
Riflessione biblica
“Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo” (Mc 1,14-20). Gesù dà inizio alla sua predicazione, partendo dalla “Galilea delle genti”: egli fu luce per quel “popolo che abitava nelle tenebre, in regione e ombra di morte” (Mt 4,16). Il suo messaggio risuona nel “tempo propizio”, stabilito da Dio, e la salvezza fa irruzione nella storia umana: “Quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l’adozione a figli” (Gal 4,4-5).
Lettura esistenziale
La nostra fede è tutta una questione di sguardi che si incontrano, essa si nutre di contemplazione e la contemplazione altro non è che uno sguardo pieno d’amore. Il primo grande contemplativo è Dio. È Lui che ci contempla, che ci guarda con occhi pieni di amore come una mamma contempla il proprio bambino. La Sacra Scrittura ci dice che quando Dio porta a compimento la creazione la contempla ed estasiato esclama che è proprio molto bella! (Gn 1,31). Ma anche noi siamo chiamati a nutrire la nostra fede con la contemplazione.
Sono convinta che la nostra vita cambierebbe non poco se sostassimo un po’ al giorno davanti al Crocifisso, semplicemente guardandolo. Ponendoci davanti a Lui senza pregiudizi, senza preconcetti e soprattutto senza difese, come Lui lo è di fronte a noi.
A poco a poco Egli diventerebbe il nostro Confidente, il nostro Amico, il nostro Tutto. Colui che ascolta e accoglie tutte le nostre pene e ci conforta. Colui che suscita in noi lacrime di pentimento ma non ci giudica. Scopriremmo che Egli è Colui che ci ama a tal punto da donare la vita per noi e questo “mentre eravamo ancora peccatori”.
Non c’è da impazzire di gioia, di gratitudine, di amore?