di FraPè – Non so se definirla una goliardata, un modo per passare del tempo o altro. Qualche giorno fa tramite una persona che stava cercando funghi, ho scoperto nel bosco di San Fratello nel cuore dei Nebrodi, maschere tribali che, sicuramente richiamano Halloween dipinte sulle pareti rocciose all’interno del bosco non molto distante dal centro abitato.
Samhain era, dunque, una celebrazione che univa la paura della morte e degli spiriti all’allegria dei festeggiamenti per la fine del vecchio anno. Durante la notte del 31 ottobre si tenevano dei raduni nei boschi e sulle colline per la cerimonia dell’accensione del Fuoco Sacro e venivano effettuati sacrifici animali. Vestiti con maschere grottesche, i Celti tornavano al villaggio, facendosi luce con lanterne costituite da cipolle intagliate al cui interno erano poste le braci del Fuoco Sacro. Dopo questi riti i Celti festeggiavano per 3 giorni, mascherandosi con le pelli degli animali uccisi per spaventare gli spiriti.
Qualche anno fa non molto distante da questa parte di bosco si sono viste tracce di riti satanici, avrà a che fare con questo?
Sicuramente non è street art. Al di la delle supposizioni o letture che ognuno può avanzare, una cosa è certa, chi è stato ha deturpato un angolo di paradiso dando un messaggio che comunque infastidisce, perché di arte o di bello non c’è nulla se non la natura che circonda quelle rocce che sono state come violentate.