Commento di Fra Giuseppe Di Fatta
XVII domenica del Tempo Ordinario – Anno B
Letture: 2Re 4,42-44; Sal 144; Ef 4,1-6; Gv 6,1-15
Un caro saluto di gioia e pace a tutti voi!
Da questa 17° domenica in poi cominceremo ad ascoltare il Vangelo di Giovanni.
Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?» La preoccupazione del cibo e del nutrimento quotidiano è di somma importanza per ogni essere umano e per le persone a lui affidate. Oggi questo tema si allarga e si può chiamare bisogno di lavoro, ricerca di una casa, necessità di trovare sicurezza nelle cose fondamentali della vita.
Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini. Mi ha sempre meravigliato questo ragazzo così previdente, forse con la complicità di sua madre, che porta con sé 5 pani e due pesci per il suo nutrimento. E adesso è disposto a donarli. Confesso che io sarei stato più prudente: avete bisogno delle mie provviste? Vi offro tre pani e un pesce. Il resto lo tengo per me! E invece no. Il Signore è disposto a moltiplicare il poco che abbiamo, a condizione che diamo tutto.
Quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Il dono di Dio è così grande che non va sprecato, bisogna custodirlo e accoglierlo con viva gratitudine. L’Eucaristia è il capolavoro della fantasia sapiente di Dio che dimostra il suo grande amore per noi. Ricordo la scena di una mamma che dopo aver fatto il bagnetto al figlio neonato, se lo baciava e diceva: Ti mangerei tutto! Esattamente quello che il Signore ci ha permesso di poter fare con lui: ce lo mangiamo tutto!
Una santa e serena domenica a tutti!