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Professione Solenne di Fra Carmelo e Fra Dieudonnè: “Il senso di un si”

di FraPè –  “Voglio trovare un senso a questa vita
Anche se questa vita un senso non ce l’ha

Voglio trovare un senso a questa storia
Anche se questa storia un senso non ce l’ha”

Cantava così Vasco Rossi qualche anno fa in una sua canzone che aveva come titolo “Un senso”.

Anche noi vogliamo trovare un senso a ciò che è successo ieri nella Basilica Santuario di Santa Lucia Al Sepolcro di Siracusa. Niente di preoccupante ma qualcosa di bello se siamo capaci di dargli un senso.

Perché, come per molti che si fermano ad una lettura esclusivamente umana, la storia di Giuseppe di Nazaret può apparire una storia assurda e senza senso, perché parliamoci chiaramente chi di noi prenderebbe per sposa una donna che dice di essere incinta per opera dello Spirito Santo, così come ha evidenziato Fra Antonino Catalfamo Ministro Provinciale dei Frati Minori di Sicilia? così anche la storia di Fra Carmelo Francesco D’Antoni e Fra Dieudonnè Isacco Laho agli occhi di molti potrebbe essere illogica… non avere senso.

Fra Carmelo Francesco D’Antoni

“Non ha senso – afferma Fra Antonino- che un uomo che svolge la professione di avvocato che frequenta i tribunali e gente importante e che indossa le Hogan si riduce con un paio di sandali consumati ai piedi e offre la sua vita per i poveri che sono il volto di Cristo Povero Umile e Crocifisso”.

Fra Dieudonnè Isacco Laho

“Non ha senso– continua il Ministro Provinciale- che un uomo che vive in Africa vada a lavorare il Libia e si trova su un barcone per la Sicilia, vede la morte, chissà per quale motivo conosce i frati ed ora fra un po’ sarà sdraiato a terra per professare il Santo Vangelo di Cristo… tutto questo non ha senso”

Come direbbe l’Apostolo Paolo “Dov’è il sapiente? Dov’è il dotto? Dove mai il sottile ragionatore di questo mondo? Non ha forse Dio dimostrato stolta la sapienza di questo mondo? […] Ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini”.

Ecco perché per noi che crediamo nella stoltezza della Croce, la scelta di Giuseppe di Nazaret, di Lucia da Siracusa, di Fra Carmelo e Fra Dieudonnè, insieme alle nostre scelte fatte per il Vangelo e la costruzione della Civiltà dell’Amore, hanno senso.

Fra Carmelo Francesco da Siracusa e Fra Dieudonnè Isacco del Burkina Faso, dopo diverse date spostate a causa della pandemia che è in corso, ieri sono riusciti a professare la Regola e vita dei Frati Minori per vivere il Vangelo di Nostro Signore Gesù Cristo senza nulla di proprio in Castità e obbedienza, affidandosi alla Fraternità francescana del Santissimo Nome di Gesù.

Un momento particolarmente emozionante è stato quando Fra Dieudonnè ha salutato la sua Mamma attraverso la diretta streaming, impossibilitata  per diverse cause a raggiungerlo.

Lo ha fatto durante i ringraziamenti: nel proprio dialetto Bissa, ha manifestato il suo sentimento di gratitudine a colei che gli ha dato la vita. I volti dei presenti pur non capendo nulla di ciò che Fra Dieudonnè stava dicendo, erano palesemente commossi ed emozionati. Questi sono i miracoli operati da chi sa accogliere l’incomprensibile linguaggio dello Spirito Santo. Il linguaggio di un amore filiale e materno che anche se lo parli in una lingua mai ascoltata, lo intendi perchè è il linguaggio di Dio.

Una celebrazione svolta rigorosamente secondo le norme, ma con la gioia di chi attraverso la propria storia da un senso anche se per molti un senso non ce l’ha

“Sai che cosa penso che se non ha un senso Domani arriverà”

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