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A Lampedusa sbarchi senza sosta,in Libia nuova tragedia

Come già avvenuto in passato, soprattutto nei mesi estivi, Lampedusa torna ad essere letteralmente sotto assedio. Negli ultimi due giorni gli sbarchi di migranti si susseguono al “ritmo” di quasi uno all’ora.

Dai piccoli barchini partiti dalla coste tunisine con poche decine di persone, ai vecchi pescherecci stracarichi di centinaia profughi in fuga dall’inferno libico. Il bilancio degli arrivi, che conta già oltre 2 mila migranti, si aggiorna in continuazione. E l’hotspot dell’isola – nonostante i continui trasferimenti con il traghetto di linea per Porto Empedocle o sulle navi quarantena – è ormai al collasso. Durante la notte, circa 700 persone sono rimaste all’adiaccio sul molo Favarolo per mancanza di posti all’interno della struttura. Intanto, al largo della Libia, si consumava l’ennesima tragedia: un’imbarcazione si è capovolta e cinque persone, fra cui un bambino, sono annegate. Da gennaio, sono 500 i profughi che hanno perso la vita nel Mediterraneo, mentre nel 2020 furono 150.

Dopo i 16 sbarchi con circa 1500 migranti che si sono registrati nella giornata di domenica, la notte scorsa sono approdati sull’isola altri quattro barconi, per un totale di 635 profughi. Nella tarda mattinata se ne sono aggiunti altri 97, fra cui 4 donne e 2 bambini. Poi le condizioni del mare sono peggiorate e all’orizzonte non sono state avvistate altre imbarcazioni. Sul molo Favaloro sono rimasti in attesa circa 700 migranti, mentre all’hotspot, a metà mattinata, c’erano altre mille persone a fronte di una capienza massima di 250 posti.

All’alba in 300 erano già stati trasferiti da contrada Imbriacola, dove si trova il Centro di accoglienza, a Cala Pisana dove è riuscita ad ancorare la nave quarantena Allegra.
Altri 200 migranti, poco dopo, sono stati invece caricati sul traghetto di linea Sansovino diretto a Porto Empedocle. Dopo queste partenze 500 dei circa 700 migranti che avevano trascorso la notte sul molo Favarolo sono stati portati all’hotspot che si è nuovamente riempito. La struttura di prima accoglienza, dove sono in corso i lavori del secondo padiglione, ha una capienza di 250 posti che possono arrivare in condizioni di emergenza fino a 1.500. Di più non è proprio possibile. Così sulla banchina del porto sono rimaste circa 200 persone. La priorità d’ingresso all’hotspot – spiegano dalla Prefettura di Agrigento – è stata data ai soggetti vulnerabili, alle donne e ai bambini.
Nel pomeriggio di ieri, i vigili del fuoco hanno montato sul molo Favaloro una tenda per fare in modo che i migranti si riparino sia dal sole che dall’umidità della notte.
Intanto il presidente della Regione Nello Musumeci torna a invocare l’intervento del governo nazionale e della Ue, che “hanno lasciato sola la Sicilia, Lampedusa in testa, di fronte a questa tragedia infinita”. “Non è con la sola buona volontà – sbotta Musumeci – che si risolve il dramma umano dei migranti nel Mediterraneo. Tutti sanno che nelle prossime settimane moriranno altri innocenti, quasi sempre donne e bambini, nel loro disperato viaggio verso le coste siciliane, ma nessuno muove un dito, né a Roma, né a Bruxelles”.

Una tragica previsione che viene confermata poco dopo da un tweet dell’Oim, l’organizzazione mondiale delle migrazioni con sede a Ginevara: “Più di 700 migranti sono stati intercettati ieri al largo della Libia dalla Guardia costiera libica. Almeno 5 persone, tra cui un bimbo, sono annegate quando la loro barca si è capovolta, mentre i sopravvissuti sono stati portati a riva dai pescatori”. L’ennesima tragedia del mare che si consuma in silenzio nel Mediterraneo mentre l’Europa sta a guardare.

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