La cultura come ponte tra memoria collettiva e innovazione creativa, l’educazione come custode di memoria e il racconto come strumento per dare forma al tempo che viviamo.
Sono i temi della terza delle quattro tappe dell’edizione 2025 degli Stati generali della Cultura, un evento del Sole 24 Ore, in corso al Teatro Massimo di Palermo.
“Stiamo celebrando i 160 anni del Sole 24 Ore. Dopo le tappe di Napoli e Firenze, sono felice di essere qui a Palermo. Una città di cui si sente parlare per la cronaca nera, ma invece ho trovato una realtà viva, con una movida che non avevo mai visto prima. Palermo e la Sicilia sono realtà decisive per l’Italia”, ha detto il direttore del Sole 24 ore, Fabio Tamburini.
“La cultura è uno degli antidoti ai tempi difficili che stiamo attraversando. Oggi prevalgono spesso le ragioni della forza su quelle della giustizia. Per affermare la ragione e la giustizia, bisogna far leva sulla cultura, che rappresenta un antidoto straordinario – ha sottolineato -. Sono tempi difficili per i venti di guerra: in corso ce ne sono sessanta. Per questo, la cultura può rappresentare un punto di forza dell’Italia e dell’Europa”.
Ad aprire i lavori, il sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo, Marco Betta: “Sono molto soddisfatto di questa collaborazione con il Sole 24 ore, perché la musica e l’arte, come recita la storica frase sul frontone del Teatro, rinnovano i popoli e ne rinnovano la vita. L’arte non solo rivela la vita, ma la può curare. L’avvenire sono i giovani e questa è una grande scommessa che facciamo con il Sole”.
Anche il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, presente all’iniziativa, si è rivolto ai ragazzi: “Voi siete i protagonisti di questo Paese ed é necessario che ne abbiate profonda consapevolezza. Le istituzioni lo devono tenere presente nelle agenzie educative, nei luoghi della promozione della bellezza e dove si fa sport”.
Al centro dell’iniziativa, moderata da Nicoletta Polla Mattiot, direttrice di Htsi e Stefano Salis, giornalista del Sole 24 ore, la scuola, l’artigianato, il teatro, il design e l’editoria: ambiti diversi che si incontrano e dialogano, generando nuovi immaginari e nuove opportunità.
