di FraPè – Un’esperienza forte quella che una quarantina di giovani provenienti da diversi luoghi della Sicilia hanno vissuto ad Acireale e non solo: il Transito di San Francesco.
Un evento che in un certo senso è stato il richiamo della Marcia Francescana vissuta da fine luglio con tappe a piedi in Sicilia per poi andare a celebrare la festa del Perdono di Assisi alla Porziuncola, nel contempo è stata un’esperienza nuova di fraternità vissuta nella minorità. Normalmente il Transito del Serafico Padre San Francesco, da diversi anni si è vissuto a Chiaramonte Gulfi nel Convento di Santa Maria di Gesù. Quest’anno Fra Carmelo D’Antoni animatore Vocazionale e Fra Antonio Timpanaro responsabile della Pastorale Giovanile, hanno cercato di cambiare volto all’esperienza: non più una forma residenziale ma itinerante, sposando lo stile che la Provincia dei Frati Minori di Sicilia sta assumendo negli ultimi anni.
L’esperienza è iniziata ad Acireale presso il Convento di San Biagio, per poi vivere la Celebrazione Eucaristica nella parrocchia del “Cuore immacolato” e successivamente il Transito di San Francesco.
Giorno 4 ottobre festa del Poverello di Assisi ci si è spostati camminando per circa 4 chilometri per raggiungere l’area archeologica di Santa Venera al Pozzo per l’ascolto della catechesi dal titolo che richiama una frase di una preghiera di Francesco: “perché io muoia per amore dell’amor tuo”. La sera il gruppo guidato dai frati ha raggiunto alcuni luoghi significativi di Catania, vivendo un momento di ascolto dal tema “nella storia dell’uomo, la storia di Francesco”.
Il giorno successivo, 5 ottobre i giovani del transito itinerante raggiungono il Monastero di San Gregorio e con le sorelle Clarisse oltre la catechesi vivono un momento di confronto di fraternità. Nel pomeriggio un’escursione sull’Etna per poi concluderla con un forte momento di preghiera “Fino al tramonto ti chiamo”.
Si ritorna ad Acireale per concludere domenica 6 ottobre all’insegna della fraternità e della gioia, restituendo con la condivisione tutto ciò che di bello e buono ha fatto il Signore in ogni partecipante che si è lasciato guidare dallo Spirito di Dio.