Il Giubileo dei Lavoratori, inserito nel più ampio contesto del Giubileo Ordinario della Chiesa agrigentina, è stata un’occasione per riflettere sulla dignità del lavoro alla luce della Dottrina Sociale della Chiesa (DSC). L’iniziativa proposta dall’ Ufficio Diocesano per la Pastorale Sociale, guidato da don Mario Sorce, si è svolta in tre momenti:
Un incontro ad Agrigento, il 12 marzo sulla sicurezza nel posto di lavoro con il direttore dell’ INAIL di Agrigento Carmelo Burgio presso l’ oratorio della parrocchia del Sacro Cuore di Gesù,
Un incontro a Sciacca, il 13 marzo con il presidente nazionale di Azione Cattolica Giuseppe Notarstefano sul tema del Lavoro alla luce della Dottrina Sociale della Chiesa, presso il salone della Parrocchia BMV Loreto Perriera.
Infine, il 18 marzo alle 18, nella cattedrale di Agrigento si la conclusione con la celebrazione eucaristica presieduta dall’ arcivescovo Mons. Alessandro Damiano.
Il lavoro viene visto non solo come un mezzo di sostentamento, ma una vocazione umana che contribuisce alla costruzione del bene comune e alla realizzazione della persona.
Il lavoro come partecipazione al progetto di Dio.
La DSC, in particolare nell’enciclica Laborem Exercens di San Giovanni Paolo II, sottolinea che il lavoro ha un valore intrinseco e personale.
Il Giubileo dei Lavoratori diventa allora un momento per riscoprire il lavoro come partecipazione all’opera creatrice di Dio, riconoscendone il valore oltre il mero aspetto economico.
La DSC denuncia ogni forma di sfruttamento e invita a promuovere la giustizia sociale. Papa Francesco, con l’enciclica Fratelli Tutti, richiama l’importanza di un lavoro che rispetti la dignità della persona, denunciando condizioni lavorative ingiuste, disuguaglianze salariali e precarietà. Il Giubileo del 2025 diventa un’occasione per chiedersi se il nostro sistema economico garantisce davvero dignità ai lavoratori.
La DSC insiste poi sulla responsabilità sociale delle imprese e delle istituzioni affinché il lavoro sia fonte di sviluppo per tutti. Il principio della solidarietà richiede che ogni lavoratore sia valorizzato e non ridotto a un semplice ingranaggio dell’economia.
Il Giubileo richiama anche il valore del riposo e del tempo libero, spesso sacrificato in nome della produttività. La DSC ricorda l’importanza del riposo domenicale, della famiglia e del tempo per Dio. Il lavoro deve rispettare i ritmi della persona, favorendo un equilibrio tra vita lavorativa e familiare.
Pertanto, il Giubileo dei Lavoratori 2025 è un’opportunità per ripensare il lavoro in chiave evangelica, promuovendo giustizia, solidarietà e dignità.
In questa direzione, la Chiesa, attraverso la sua dottrina sociale, offre una bussola per orientare il mondo del lavoro verso un modello più umano e fraterno.
( fonte: lamicodelpopolo.it)