di Fra Girolamo Palminteri – “Maestro, non t’importa che siamo perduti?” Penso a Gesù che ribalta la domanda: “E tu sei proprio sicuro che ti IMPORTA della tua vita?”
Cosa è davvero IMPORTANTE perché una vita sia degna di essere chiamata tale? Cosa rende straordinaria una vita: l’assenza di tempeste o la grinta e la creatività che quella tempesta ti costringe a sprigionare? E se questa tempesta fosse l’occasione perché svegliandoti dallo scontato possa accorgerti che stai sbagliando traiettoria? Che forse sei semplicemente parcheggiato e non stai vivendo? E ancora che forse nella tua vita stai perseguendo ciò che la rende meno vita?
Io, il Signore, che “ho chiuso tra due porte il mare, quando usciva impetuoso dal seno materno, quando io lo vestivo di nubi e lo fasciavo di una nuvola oscura, quando gli ho fissato un limite, e gli ho messo chiavistello e due porte dicendo: Fin qui giungerai e non oltre e qui s’infrangerà l’orgoglio delle tue onde” posso mai dimenticarmi di te? Impara dunque, figlio mio, a guardare alla vita non solo alla maniera umana; sei “nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, ne sono nate di nuove”.
E tu sei chiamato a essere segno di questa novità.