• 24 Giugno 2025 12:12

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento al Vangelo di Fra Giuseppe Maggiore

V domenica di Pasqua

Letture: At 14,21-27   Sal 144   Ap 21,1-5   Gv 13,31-35

Quando Giuda fu uscito [dal cenacolo], Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito.
Figlioli, ancora per poco sono con voi. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».

Il mio amore certamente non è un espresso macchiato come cita una stupida canzone, ma è l’amore di Dio che tramite il suo amore mi indica come amare. Amare da Dio. Si proprio così, dando tutto me stesso, donandomi, spezzando la mia vita, il mio tempo, la mia esistenza. gesu-4-300x254 Amarci e non armarciGesù ci insegna come amare, come non fare discriminazioni. Il contesto del Vangelo di questa domenica è l’ultima cena: Gesù lava i piedi agli apostoli e quindi anche a Giuda. Si avete capito bene, anche a Giuda. Ma sapeva che lo avrebbe tradito? Si, certo che lo sapeva. E lava i piedi a quel infame? Si, li lava e li bacia. Fa tutto questo perché ama, non perché è fesso. Ama da Dio. Quando Giuda esce dal cenacolo Gesù pronuncia diverse volte la parola gloria e glorificazione. Giuda esce dal cenacolo per andarlo a consegnare alle autorità, e Gesù dice: “Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato”. Ma sta bene? Quale gloria c’è per uno che sta per essere accusato e ucciso. La gloria di cui parla Gesù è fare la volontà del Padre. E la volontà del Padre è amare, è donare la vita per amore. Si è da pazzi, ma se ci pensiamo bene amare è da pazzi. Quante follie si fanno per amore! Il cristiano è chiamato ad amare perché il nostro Dio ci ama da morire!

“Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri”. La mia vita come la tua ha senso se viviamo alla maniera di Cristo: AMANDO. Questo significa rassettare tutto il mio modo di vedere le cose. Amare significa essere come un vuoto a perdere, per poi avere la ricompensa da Dio: “Venite benedetti dal Padre mio, perché ero straniero, carcerato, ammalato, oppresso, avevo bisogno di affetto, avevo bisogno di umanità e tu mi hai amato”.

lavanda-dei-piedi-300x200 Amarci e non armarciAmare significa interessarsi dell’altro. Chi ama lo fa gratuitamente, non si deve aspettare nulla, anzi c’è il rischio di essere preso a pesci in faccia… ma se ami non ti fermi. Si ama servendo sena pretendere nulla in cambio, avendo sempre presente il catino e l’asciugatoio usati da Gesù quando istituì l’Eucarestia. Ogni uomo, ogni essere umano va amato senza se e senza ma, perfino l’inamabile, perfino Caino, perfino Giuda. Non è facile, è un gran fatica. Da soli e con i propri sforzi non ci si riesce. L’ascolto della Parola, l’Eucarestia, l’affidarsi e fidarsi dello Spirito Santo, sono l’ingredienti giusti per potere amare da Dio. La relazione con Cristo Gesù e con i fratelli e le sorelle ci aiutano a rivoluzionare un mondo che parla di muri, di sovranismo e populismo, che ha paura del dialogo e della diversità ed è restio a costruire la vera Civiltà della PACE!

Bisogna avere il coraggio di amare, solo i vigliacchi sanno odiare, perché è molto più facile alzare muri anziché aprire le porte del cuore. E’ più facile armarci anziché amarci. L’unico riarmo deve essere l’amore.

Sant’Agostino diceva che la misura dell’amore e amare senza misura… e gratuitamente. E tu come ami?

Buona domenica!