• 4 Maggio 2024 17:31

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento Suor Cristiana Scandura

Tutti i Santi delle Chiese di Sicilia

Letture: Ger31,1-9; Sal 149; Gv 15,1-17

“Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri” (Gv 15, 17). Nel momento in cui annuncia la sua partenza da questo mondo, Gesù consegna ai suoi discepoli, come testamento il comandamento dell’amore. Gesù parla di un “comandamento nuovo”. Ma qual è la sua novità? Già nell’Antico Testamento Dio aveva dato il comando dell’amore; ora, però, questo comandamento è diventato nuovo in quanto Gesù vi apporta un’aggiunta molto importante: «Come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri» (Gv 13, 34). Ciò che è nuovo è proprio questo “amare come Gesù ha amato”. donna-curva-e-gesu Amare da DioTutto il nostro amare è preceduto dal suo amore e si riferisce a questo amore, si inserisce in questo amore, si realizza proprio per questo amore. L’Antico Testamento non presentava alcun modello di amore, ma formulava soltanto il precetto di amare. Gesù invece ci ha dato Se stesso come modello e come fonte di amore. Si tratta di un amore senza limiti, universale, in grado di trasformare anche tutte le circostanze negative e tutti gli ostacoli in occasioni per progredire nell’amore. Dandoci il comandamento nuovo, Gesù ci chiede di vivere il suo stesso amore, che è il segno davvero credibile, eloquente ed efficace per annunciare al mondo la venuta del Regno di Dio. Ovviamente con le nostre sole forze siamo deboli e limitati. C’è sempre in noi una resistenza all’amore e nella nostra esistenza ci sono tante difficoltà che provocano divisioni, risentimenti e rancori. Ma il Signore ci ha promesso di essere presente nella nostra vita, rendendoci capaci di questo amore generoso e totale, che sa vincere tutti gli ostacoli, anche quelli che sono nei nostri stessi cuori. Se siamo uniti a Cristo, possiamo amare veramente in questo modo. Amare gli altri come Gesù ci ha amati è possibile solo con quella forza che ci viene comunicata nel rapporto con Lui, specialmente nell’Eucaristia, in cui si rende presente in modo reale il suo Sacrificio di amore che genera amore.

 

(Dipinto Francesco e il lebbroso di C. Ciaramitaro)