• 1 Maggio 2024 6:04

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Beata Maria Vergine del Rosario

Vangelo: Lc 1,26-38

Riflessione biblica

“L’Angelo Gabriele, entrando da lei, disse: Ave, piena di grazia: il Signore è con te” (Lc 1,26-38). Con queste parole inizia la grande avventura dell’incarnazione del Verbo eterno di Dio e l’avventura d’amore di Maria, la serva del Signore, la madre di Gesù, il Figlio di Dio. “Ave Maria”: più esattamente “rallegrati Maria”, perché ella è stata chiamata a partecipare alla gioia messianica, un invito a lasciarsi coinvolgere gioiosamente al piano salvifico di Dio. Sussulta il cuore di Maria e canta: “L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata” (Lc 1,47-48)Maria-2-300x225 Avvenga per me secondo la tua parola “Piena di grazia”: Maria deve “gioire” non come una semplice creatura all’approssimarsi della salvezza, ma come “la piena di grazia”, colei in cui Dio ha compiuto grande cose. Per questo, Maria ha potuto cantare con esultanza: “Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono” (Lc 1,49-50). Recitando ogni giorno questo invito alla gioia, ci uniamo a Maria e contempliamo i misteri della vita di Gesù. I misteri gaudiosi: siamo partecipi delle gioie di Maria nel vedere nascere e crescere Gesù, ci uniamo a lei, che “custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore” (Lc 2,19). I misteri della luce: in essi riviviamo con Maria alcuni momenti luminosi della vita di Gesù, soprattutto l’Eucaristia, che ci unisce a lui e ci assimila a lui nell’amore. I misteri dolorosi della passione di Gesù: insieme a Maria stiamo ai piedi della Croce (Gv 19,25), implorando la sua misericordia: “Gesù, ricordati di noi quando entrerai nel tuo regno” (Lc 23,42). I misteri della gioia: siamo stati immersi nella sua morte e risurrezione per vivere una vita nuova (Rom 6,4) e “risorti con Cristo, cerchiamo le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; e quando Cristo, nostra vita, sarà manifestato, allora anche noi appariremo con lui nella gloria”.

Lettura esistenziale

maria-300x206 Avvenga per me secondo la tua parola“Avvenga per me secondo la tua parola” (Lc 1, 38). Nell’Annunciazione, nella casa di Nazaret, Maria riceve l’Angelo di Dio, è attenta alle sue parole, le accoglie e risponde al progetto divino, manifestando la propria piena adesione. Ella è stata la “terra buona” che ha accolto con piena disponibilità la Parola di Dio, e non solo nei giorni lieti, ma anche in quelli dolorosi. Proprio per l’atteggiamento interiore di ascolto, Maria è capace di leggere la propria storia, riconoscendo con umiltà che è il Signore ad agire. La vita umana attraversa diverse fasi di passaggio, spesso difficili e impegnative, che richiedono scelte inderogabili, rinunce e sacrifici. La Madre di Gesù è stata posta dal Signore in momenti decisivi della storia della salvezza e ha saputo rispondere sempre con piena disponibilità, frutto di un legame profondo con Dio maturato nella preghiera assidua e intensa. Tra il venerdì della Passione e la domenica della Risurrezione, a Lei è stato affidato il discepolo prediletto e con lui tutta la comunità dei discepoli (cfr Gv 19,26). Tra l’Ascensione e la Pentecoste, Ella si trova con e nella Chiesa in preghiera (cfr At 1,14). Madre di Dio e Madre della Chiesa, Maria esercita questa sua maternità sino alla fine della storia. Affidiamo a Lei ogni giorno della nostra esistenza personale ed ecclesiale, non ultimo quello del nostro transito finale. Maria ci insegna la necessità della preghiera e ci indica la necessità di un legame costante, intimo, pieno di amore con il suo divin Figlio. Facciamo nostra la sua risposta all’Angelo: “Avvenga per me secondo la tua parola” (Lc 1,38), perché, seguendo Cristo sulla via della croce, possiamo giungere pure noi alla gloria della risurrezione.