La sinergia è stata alla base di tutte le operazioni condotte su 3.450 kg di pesce per avere la certezza di donare, ai più poveri, un alimento più che sicuro: i veterinari dell’Asp di Catania hanno, come prima cosa, certificato la buona qualità del pesce. Il MAAS (Mercati Agroalimentari Sicilia) di catania lo ha concentrato nei frigoriferi per i successivi trattamenti; l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia “A.Mirri” I.Z.S. della Sicilia – Area Territoriale di Catania – ne ha certificato l’assenza di istamina e solo a questo punto è arrivata la dichiarazione di idoneità per il consumo umano, effettuata dal dott. Simone Platania dell’Asp di Catania quindi la consegna al Banco Alimentare della Sicilia Onlus che, a sua volta, sta procedendo – grazie al progetto “Ri-pescato: dal mercato illegale al mercato solidale”, sottoscritto lo scorso settembre con Banca Intesa – a lavorazione, porzionatura e distribuzione alle strutture caritative convenzionate col Banco Alimentare.
«La quantità del pesce sequestrata è molto importante – conferma il maggiore Romeo della Guardia di Finanza navale di Catania – come l’impegno profuso dalla Guardia di Finanza nel settore ittico, soprattutto a tutela del tonno rosso che è una specie protetta. Per essere pescata occorre rispettare le quote tonno stabilite dall’Unione Europea. La condivisione di oggi con il Banco Alimentare è un risultato non di poco conto perché ci garantisce che quanto sequestrato verrà distribuito a persone bisognose».
(fonte Prospettive.eu)