• 27 Luglio 2024 8:04

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Commissione Presbiterale Siciliana, presieduta da Mons. Giombanco

Presieduta dal vescovo mons. Guglielmo Giombanco, come di consueto alla vigilia della Giornata Sacerdotale Mariana, il 27 maggio si è svolta la riunione della Commissione Presbiterale Siciliana (CPS). L’incontro ha avuto luogo presso la Casa dei Padri Passionisti a Mascalucia (CT).

I rappresentanti dei 18 presbiterii delle diocesi di Sicilia hanno avuto modo di ascoltare mons. Erio Castellucci, arcivescovo di Modena-Nonantola e Presidente del Comitato nazionale del Cammino sinodale, sul cammino sinodale svolto finora e sulla nuova fase profetica che si va ad aprire. Dopo il primo biennio, ha informato Castellucci, nel quale si sono avuti circa 500mila partecipanti, la domanda su cui ci si è interrogati ha riguardato se la Chiesa stia svolgendo la sua missione. Tante critiche, ma anche sogni e attese. È emerso un quadro convergente su una immagine di chiesa, delineata da Evangelii Gaudium, che sia più missionaria, più accogliente, più prossima.

Il comitato costituito dopo il biennio ha raccolto le aspettative emerse concretizzandole nella parola “germe” mentre sono scomparse parole come progetto o programma in favore di termini come percorso o sentiero. “Non è tempo di trebbiature – ha detto Castellucci usando una immagine agricola – piuttosto di spigolature, che poi è una immagine biblica”. Occorre privilegiare di più il contatto personale ed ha citato la consuetudine pastorale di tanti presbiteri delle visite alle famiglie nelle situazioni particolari di gioia o di sofferenza. Altri temi sottolineati riguardano i linguaggi, l’iniziazione cristiana, la corresponsabilità, le strutture ecclesiali, ecc.

È seguito un ampio confronto col relatore che ha risposto alle domande e alle sollecitazioni provenienti dai presbiteri presenti.

Mons. Giombanco ha sottolineato come il cammino sinodale debba partire dalla consapevolezza della appartenenza ecclesiale quale popolo di Dio anche da parte dei presbiteri. Si tratta di un cammino di conversione, come spesso afferma Papa Francesco. Chi guida non solo accompagna ma deve anche lasciarsi accompagnare. Occorre fare una lettura ispirata dei segni dei tempi e uno sforzo continuo di adattamento con una prospettiva che guarda avanti. La pastorale ordinaria è quella delle “relazioni”. Parola chiave allora è il discernimento che non si può fare da soli. “Il cammino sinodale è quello che verrà dopo – ha concluso – adesso lo stiamo solo preparando”.

Don Fabio Pizzitola, della diocesi di Trapani e vice direttore della Commissione regionale di catechesi, ha aggiornato i presbiteri sul convegno regionale dell’Ufficio per la Catechesi che si svolgerà a Caltanissetta nei giorni 21 e 22 giugno sul tema “Ascolto, Comunicazione e Linguaggi” e che il primo giorno vedrà coinvolti anche i membri della CPS; mentre il secondo giorno avrà luogo il Raduno regionale dei catechisti e la festa dei linguaggi.

Don Antonio Sapuppo, Direttore del Centro Madre del Buon Pastore, ha poi presentato il resoconto delle attività formative promosse dal Centro per l’anno 2023/24 che hanno visto buona partecipazione per alcune di esse mentre altre necessitano di essere riviste. I membri della CPS hanno poi suggerito eventuali temi e iniziative per il nuovo anno pastorale che dovrà essere programmato.

Infine sono stati eletti a scrutino segreto i membri della Commissione che rappresenteranno la Sicilia  per il prossimo quinquennio presso la Commissione Presbiterale Italiana. Si tratta di don Paolo La Terra della diocesi di Ragusa membro di diritto in quanto Segretario della CPS, don Vittorio Rocca della diocesi di Acireale e don Sergio Meli dell’arcidiocesi di Palermo.