• 19 Aprile 2024 11:56

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

“Attraverso la formazione e qualche insegnamento può sbocciare la conoscenza formale della bellezza che è lo specchio del cuore di ogni uomo. Si è invitati a descrivere, quindi, le proprie esperienze con parole liberatrici di tenerezza. Noi giornalisti, in particolare giornalisti cattolici, diamo un senso alle parole, ampliamo e affiniamo le nostre conoscenze per essere ‘più vicini’ all’informazione”. Così don Artuto Grasso, direttore dell’Ufficio per la cultura e le comunicazioni sociali della Conferenza episcopale siciliana, tirando le somme del convegno regionale appena concluso a Siracusa, al santuario della Madonna delle Lacrime, e dedicato al tema della 57ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali “Parlare col cuore, secondo verità nella carità”.

Commentando le tre sessioni e due giornate di lavori che sono stati anche occasione di formazione continua per i giornalisti presenti, don Grasso aggiunge: “Noi abbiamo il ‘di più’ che cerchiamo di determinare con precisione narrando la verità dei fatti così come hanno fatto i primi discepoli che attraverso i loro occhi hanno guardato oltre i loro stessi occhi. Parliamo dello sguardo della fede che permette l’intuizione di Dio ed i media, con il loro servizio, danno una forma all’intuizione che desta e stimola la fede”.

Tra gli argomenti trattati nel corso dell’appuntamento, anche “Don Peppe Diana ed il coraggio delle lacrime della Madonna a 70 anni dal prodigioso evento”. Relatori sono stati mons. Francesco Lomanto, arcivescovo di Siracusa e delegato Cesi per le comunicazioni sociali, Luigi Ferraiuolo, redattore di Tv2000; don Aurelio Russo, rettore della basilica santuario Madonna delle Lacrime e consulente ecclesiastico dell’Ucsi. Tra quanti hanno guidato relazioni e formazione anche Alessandro Gisotti, vice direttore editoriale dei media della Santa Sede, Luigi Ferraiuolo, esponenti locali, regionali e nazionali dell’Unione cattolica stampa italiana.