• 18 Aprile 2024 22:40

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“Dante tra Etna, mare e barocco”, “Acireale legge Dante” Conclude mons. Raspanti

Con la lettura del XXXIV canto dell’Inferno della “Divina commedia” ad opera del vescovo, mons. Antonino Raspanti, si è concluso il ciclo di eventi promosso dalla Fondazione “Carnevale di Acireale” in collaborazione con la Consulta comunale della Cultura, presiedute rispettivamente dagli avvocati Gaetano Cundari e Salvo Emanuele Leotta, sul tema: “Acireale legge Dante”.

Per oltre un mese, al leggio posto all’ingresso principale del Palazzo di Città si sono alternate 34 persone che hanno recitato altrettanti canti della poderosa opera del “Sommo poeta”. Il via lo ha dato il sindaco, ing. Stefano Alì, e a seguire si sono cimentati vari cittadini, compresi la presidente del Consiglio comunale, dott.ssa Sonia Abbotto, l’assessore al Turismo, dott. Fabio Manciagli, ed il consigliere Sara Pittera nonché gli attori Loredana Marino, Santo Pennisi, Tina Leotta, Mario Sorbello, Carmelo Cannavò ed i registi Alfio Vecchio, Antonio Spoto e Rosario Madaudo che hanno preceduto il vescovo Raspanti intervenuto a chiusura dell’iniziativa inserita nel progetto “Dante tra Etna, mare e barocco”, allestito dalla Consulta comunale della Cultura e che ha ricevuto il prestigioso riconoscimento del Ministero della Cultura.