• 1 Maggio 2024 20:30

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

San Francesco di Sales

Letture: 2Sam 5,1-7.10; Sal 88,  Mc 3,22-30

Riflessione biblica

“Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni” (Mc 3,22-30). Prima lo ingiuriano i suoi parenti: “è folle!”; ora lo ingiuriano i suoi avversari: “è un indemoniato!”. Dinanzi a tanta insipienza, Gesù rimane calmo, non si impazientisce dinanzi alle offese. Anzi, cerca di far ragionare i suoi avversari: “Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, è finito” (Mc 3,24-26). In parole semplici: l’opposizione a Gesù non ha senso, perché egli opera contro il Maligno e cerca la salvezza dell’uomo. gesu-6-300x177 DivisioneEgli opera con la potenza dello Spirito di Dio: “Io scaccio i demoni per virtù dello Spirito di Dio, per questo, è certo giunto fra voi il regno di Dio” (Mt 12,28). Gesù non condanna i suoi avversari, ma li invita a cambiare mentalità e a lasciarsi guidare dallo Spirito di Dio, perché “l’uomo lasciato alle sue forze non comprende le cose dello Spirito di Dio: esse sono follia per lui e non è capace di intenderle, perché di esse si può giudicare per mezzo dello Spirito” (1Cor 2,14). Mostrando tanta pazienza con i suoi avversari, Gesù ci insegna un comportamento di vita: non dobbiamo adirarci né perdere la pazienza, quando qualcuno si oppone alle nostre idee o ci fa soffrire con calunnie o modi non improntati alla verità e alla carità: “È meglio, se così vuole Dio, soffrire operando il bene che facendo il male” (1Pt 3,17), perché, “se facendo il bene, sopporteremo con pazienza la sofferenza, ciò sarà gradito davanti a Dio” (1Pt 2,20). Saremo perfetti imitatori di Gesù: “anche Cristo patì per noi, lasciandoci un esempio, perché ne seguiamo le orme” (1Pt 2,21). prete-in-preghiera-300x169 DivisioneMa anche questo non basta: dobbiamo pregare Dio, perché ci liberi dall’ostinazione nel pensare e nel fare il male. Sta qui “il peccato contro lo Spirito”: chiudere gli occhi dinanzi alla verità, per rimanere nella menzogna e propagarla (quante fake news circolano; e c’è chi si vanta anche di farle circolare!); respingere la grazia che Gesù ci offre, per rimanere nell’ingiustizia e nel peccato; indurire il cuore e non aprirsi all’azione dello Spirito di Dio. La vittoria è sicura, se siamo docili all’azione dello Spirito in noi e ci rivestiamo della sua potenza: “Indossate l’armatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo. State saldi: attorno ai fianchi, la verità; indosso, la corazza della giustizia; i piedi, calzati e pronti a propagare il vangelo della pace. Afferrate lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutte le frecce infuocate del Maligno; prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio” (Ef 6,11-18).

Lettura esistenziale

gesu-2-300x175 Divisione“In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna” (Mc 3, 28-29). Il peccato contro lo Spirito Santo è rifiutare l’amore e la misericordia di Dio. Chiudendo in tal modo il proprio cuore, ci si esclude da soli dalla comunione con Dio. Il Catechismo della Chiesa Cattolica afferma: “La misericordia di Dio non conosce limiti, ma chi deliberatamente rifiuta di accoglierla attraverso il pentimento, respinge il perdono dei propri peccati e la salvezza offerta dallo Spirito Santo. Un tale indurimento può portare alla impenitenza finale e alla rovina eterna” (CCC 1864).

“Quando sarà venuto [lo Spirito Santo], convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio.” (Gv 16,8) Riconoscere i propri peccati ed esserne rattristati e pentiti è opera dello Spirito Santo, che ci muove interiormente perché ritorniamo a Dio. Trascurando le proprie colpe, anche se lievi, il cuore può indurirsi sempre di più e indurci a commettere colpe sempre più gravi.È necessario formare la nostra coscienza, soprattutto attraverso l’ascolto della Parola di Dio e ricorrere con una certa assiduità al Sacramento della Riconciliazione, dove attingiamo la grazia e la fortezza nel combattimento contro le insidie del male.

Finché in una stanza c’è buio, non si vede il disordine, ma quando entra la luce vediamo anche i più piccoli granelli di polvere; così è nella nostra anima, se ci nutriamo della Parola di Dio, della preghiera, della lettura della vita dei Santi, vediamo più chiaramente ciò da cui dobbiamo convertirci.