• 2 Maggio 2024 9:59

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura.

Mercoledì della XXV settimana del Tempo Ordinario

Lettura Esd 9,5-9; Salmo Tob 13; Vangelo Lc 9,1-6

Riflessione biblica

“Convocò i Dodici e li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi” (Lc 9,1-6). Non c’è missione che non abbia il suo inizio da Gesù: egli convoca, comunica la sua forza e invia i discepoli con due scopi specifici: annunciare il regno di Dio e guarire. In altre parole, la loro missione è la stessa missione di Gesù: “Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l’anno di grazia del Signore” (Lc 4,18-19). Nella parola e nell’agire degli apostoli si manifesta l’agire stesso di Dio e la presenza della salvezza per tutti gli uomini. annuncio E li mandò ad annunciarePer questo, Gesù comunica ad essi “la forza e il potere”, cioè la potenza salvifica dello Spirito Santo: “Ricevete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni fino ai confini della terra” (At 1,8). Nella forza dello Spirito di Dio, essi annunceranno la Parola di Dio, l’Evangelo della salvezza, “potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede, del Giudeo, prima, come del Greco. In esso si rivela la giustizia di Dio, da fede a fede, come sta scritto: Il giusto per fede vivrà” (Rom 1,16-17). E la parola di Dio sarà potente nel momento della lotta contro Satana e lo spirito del mondo: “State saldi: attorno ai fianchi, la verità; indosso, la corazza della giustizia; i piedi, calzati e pronti a propagare il vangelo della pace. Afferrate sempre lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutte le frecce infuocate del Maligno; prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio” (Ef 6,14-17). Ma la parola va accompagnata dalle “guarigioni”, segni della misericordia di Dio verso coloro che si affidano a lui. E “i segni” sono doni dello Spirito per stabilire saldamente il Regno di Dio: “A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune: a uno, per mezzo dello Spirito, viene dato il linguaggio di sapienza; a un altro, dallo stesso Spirito, il linguaggio di conoscenza; a uno, nello stesso Spirito, la fede; a un altro, nell’unico Spirito, il dono delle guarigioni; a uno il potere dei miracoli” (1Cor 12,7-10). Ciò che è importante è servire il Signore con gioia: “Chi fa opere di misericordia, le compia con gioia e con fervore di spirito, serviamo il Signore” (Rom 12,8.11).

Lettura esistenziale

frati-itineranza-300x169 E li mandò ad annunciare“Giravano di villaggio in villaggio, ovunque annunciando la buona notizia e operando guarigioni”. (Lc 9, 6). La missione degli apostoli consiste essenzialmente nella predicazione del Regno di Dio e nella guarigione dei malati, a dimostrazione che il Regno si è fatto vicino, anzi, è ormai venuto in Gesù di Nazareth. La “buona notizia” che gli Apostoli annunciano si riassume infatti proprio in queste parole: “Il regno di Dio – o regno dei cieli – è vicino” (Mt 4, 17; Mc 1, 15).

Che significa questa espressione? Non indica certo un regno terreno delimitato nello spazio e nel tempo, ma annuncia che è Dio a regnare, che è Dio il Signore e la sua signoria è presente, attuale, si sta realizzando.

La novità del messaggio di Cristo è dunque che Dio in Lui si è fatto vicino, regna ormai in mezzo a noi, come dimostrano i miracoli e le guarigioni compiuti da Lui, ma anche dagli Apostoli nel Suo Nome.

Dio regna nel mondo mediante il suo Figlio fatto uomo e con la forza dello Spirito Santo, che viene chiamato “dito di Dio” (cfr Lc 11, 20). Dove arriva Gesù, lo Spirito creatore reca vita e gli uomini sono sanati dalle malattie del corpo e dello spirito.

La signoria di Dio si manifesta allora nella guarigione integrale dell’uomo. Con ciò Gesù vuole rivelare il volto del vero Dio, il Dio vicino, pieno di misericordia per ogni essere umano; il Dio che ci fa dono della vita in abbondanza, della sua stessa vita. Il regno di Dio è pertanto la vita che si afferma sulla morte, la luce della verità che disperde le tenebre dell’ignoranza e della menzogna.

Possa ogni cristiano, avere la stessa passione per il Regno di Dio che animò la missione degli Apostoli, annunciando più con la vita che con le parole che il Regno di Dio è in mezzo a noi. E ricordiamoci sempre che l’annuncio della “buona notizia”, per essere credibile, non può che essere dato con un cuore e un volto colmi di gioia.