• 3 Maggio 2024 7:04

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Sabato della XV settimana del Tempo Ordinario

Letture: Mi 2,1-5; Sal 9; Mt 12,14-21

Riflessione biblica

“Ecco il mio servo, che io ho scelto; il mio amato, nel quale ho posto il mio compiacimento” (Mt 12,14-21). Matteo ci presenta uno dei “carmi del Servo di Jahwé”, Is 42,1-4: l’immagine di un Messia povero, umile, servitore della giustizia e speranza di coloro che attentano la salvezza di Dio. A lui dobbiamo guardare: egli è l’inviato di Dio per la salvezza e il modello a cui ispirare la nostra vita spirituale e la testimonianza di fede. gesu-spirito-santo-300x225 Ecco il mio servoEgli è l’eletto, per annunciare a tutti i popoli: “Dio vuole che tutti gli uomini siano salvi e che giungano alla verità” (1Tm 2,4). Egli, sulle rive del Giordano, fu proclamato “Figlio di Dio, l’amato in cui Dio ha posto il suo compiacimento” (Mt 3,17). Su di lui si è posato lo Spirito, come testimoniò Giovanni Battista: “Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. … E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio” (Gv 1,32.34). E, nello Spirito, Gesù annunciò la giustizia: non quella dei farisei, ma quella “giustizia superiore”, che ci permette di entrare nel Regno di Dio (Mt 5,20) e ci conduce alla santità: “Liberati dal peccato e fatti servi di Dio, raccogliete il frutto per la vostra santificazione e come traguardo avete la vita eterna” (Rom 6,22). Egli, “pur essendo Figlio, imparò l’obbedienza da ciò che patì e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono” (Ebr 5,8-9) e, per amore nostro, si è fatto “servo”: “pur essendo nella condizione di Dio, svuotò se stesso assumendo la condizione di servo, diventando simile agli uomini” (Fil 2,6-7) e ci insegnò la via del servizio per amore: Se io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato l’esempio, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi” (Gv 13,14-15). Rimaniamo in Gesù e lasciamo operare nel nostro cuore il suo Spirito Santo, che ci insegna tutta la verità e la via della santità, ci conduce nel cammino della giustizia, della grazia e dell’amore, perché possiamo essere giusti come egli è giusto (1Gv 3,7), perfetti com’è perfetto il Padre dei cieli (Mt 5,48), misericordiosi, umili e miti come Gesù, che non spezza la speranza dei cuori afflitti, ma li corrobora con il suo amore.

Lettura esistenziale

Farisei-1-300x150 Ecco il mio servo“I farisei uscirono e tennero consiglio contro Gesù per farlo morire. Gesù però, avendolo saputo, si allontanò di là. Molti lo seguirono ed egli li guarì tutti” (Mt 12, 14s). Nei pochi versetti del brano evangelico odierno appare stridente il contrasto tra l’atteggiamento dei farisei che tramano di sopprimere Gesù e quello dello stesso Gesù che invece guarisce tutti coloro che lo seguono. Gli uni fanno progetti di morte, il Cristo invece risana, guarisce le ferite e dona ristoro, perdono e pace. Tante volte i Vangeli ci riportano i sentimenti di Gesù nei confronti degli uomini, in special modo dei sofferenti e dei peccatori; sentimenti ed opere che esprimono l’intenzione salvifica di Dio per ogni uomo.

Ogni Celebrazione eucaristica attualizza sacramentalmente il dono che Gesù ha fatto della propria vita sulla Croce per la nostra guarigione e salvezza. Al tempo stesso, nell’Eucaristia Gesù fa di noi testimoni della compassione di Dio per ogni fratello e sorella. Nasce così intorno al Mistero eucaristico il servizio della carità nei confronti del prossimo, che consiste appunto nell’amare, in Dio e con Dio, anche la persona che non gradiamo o neanche conosciamo. Questo può realizzarsi solo a partire dall’intimo incontro con Dio, un incontro che diventa comunione di volontà.

Allora impariamo a guardare il prossimo non più soltanto con i nostri occhi e con i nostri sentimenti, ma con quelli di Cristo Gesù. In tal modo riconosciamo, nelle persone che avviciniamo, fratelli e sorelle per i quali il Signore ha dato la sua vita amandoli fino alla fine.