I frati congolesi celebrano 100 anni di presenza francescana sul territorio congolese. Dal 1920, missionari di nazionalità e origini diverse (belgi, croati, americani, polacchi, ecc.) hanno via via portato, in periodi e contesti diversi, il messaggio di san Francesco di Assisi nel paese più grande in Africa e vi hanno impiantato l’Ordine.
Prima i belgi nel 1920 nell’allora Katanga, poi nel Kasai, e un po’ più avanti, negli anni ’70, i croati nel Kivu. Da questi tre poli, il francescanesimo si è successivamente diffuso nelle altre parti del Paese e oltre. Ad oggi, cento anni dopo, la Repubblica Democratica del Congo conta circa 350 frati del luogo, costituiti in due province. Dal Congo, i frati si vedono oggi chiamati a “restituire il dono del vangelo” in tutto il mondo (Belgio, Bosnia, Canada, Congo Brazzaville, Croazia, Francia, Guinea, Italia, Marocco, Mozambico, Repubblica Centrafricana, Senegal, Terra santa, Turchia, Stati Uniti).
La celebrazione di questo centenario di ringraziamento è stata vissuta per tutta l’anno 2020 in una sobrietà imposta dalla pandemia che ha ridotto al minimo le principali attività previste nei vari luoghi: solenne apertura il 16 febbraio 2020 a Kanzenze, luogo di arrivo e di sepoltura dei primi missionari belgi. La chiusura del centenario è prevista a maggio prossimo, a Kolwezi.