Il Definitorio generale si è recato alla “Mensa del povero”, presso il Collegio Internazionale S. Antonio a Roma (in via Matteo Boiardo, 21), un servizio di carità offerto con l’aiuto dall’Associazione Opere Antoniane dei Frati Minori.
Il Definitorio ha così condiviso questo servizio che da oltre 20 anni i frati francescani donano ai poveri, seguendo l’esempio di San Francesco, che aveva sempre una fetta di pane da condividere. È stato un incontro nel quale, oltre a servire il cibo, i frati hanno potuto scambiare esperienze e dare un po’ di calore alla fredda vita delle persone che vivono per strada, ognuna delle quali ha una storia di sofferenza che le ha portate al punto in cui si trovano.
In questa mensa per i poveri, i frati francescani, con l’aiuto di un gruppo di volontari laici, offrono cibo quattro volte alla settimana: lunedì, martedì, venerdì e sabato. Fr. Antonino Clemenza commenta: “Sono qui da 20 anni e in questi 20 anni ho visto molti cambiamenti, anche nella povertà di Roma. Questo è un luogo molto vicino alla stazione Termini [la stazione ferroviaria più grande della città] e come in tutte le città, le stazioni sono il luogo di rifugio per i senzatetto; quindi, un piatto di cibo è sempre disponibile e le porte sono sempre aperte a tutti”.
Le strutture di questa mensa sono accoglienti, pulite e anche ricche di arte. “Qualche anno fa abbiamo invitato gli artisti di strada a creare qualcosa, e le prime cose che abbiamo voluto creare sono gli affreschi che ci sono all’interno, che sono degli originali: sono stati realizzati appositamente per questo luogo. Prima della pandemia si è tenuto un concorso fotografico a Roma: abbiamo organizzato una mostra sul tema della frattura, alla quale hanno partecipato diversi fotografi che, al termine dell’evento, hanno voluto che le opere rimanessero qui”, ha commentato fr. Antonino Clemenza.
Per maggiori informazioni sulla Mensa del Povero – Associazione Opere Antoniane visita il sito www.antoniano.org