Il 27 maggio a Città del Messico si è svolto il pellegrinaggio alla Basilica di Nostra Signora di Guadalupe, iniziato con la processione lungo la Calzada de Guadalupe fino alla Basilica dove è stata celebrata l’Eucaristia, presieduta da Fr. Massimo Fusarelli. In apertura, il messaggio di Papa Francesco è stato letto ai vescovi, frati e fedeli convenuti per commemorare i 500 anni dell’arrivo dei 12 apostoli dalla Spagna al Messico: «Quando arrivarono quei fratelli più giovani portarono con sé il cuore e la vita pieni con la gioia del Vangelo, hanno avuto la certezza di essere portatori di una speranza che non delude, ma è fonte di gioia… Dobbiamo ascoltarli nuovamente e annunciare il Vangelo sempre con rinnovata creatività, questa è la missione che avete ancora oggi”, si legge nel messaggio. Allo stesso modo, il Papa ha esortato i frati a continuare a mettere in pratica il soprannome di “Motolinía” che hanno ricevuto dagli indigeni per aver vissuto poveri tra i poveri.
Successivamente, il Ministro generale nella sua omelia ha detto: “Nostra Signora di Guadalupe è uno straordinario e meraviglioso esempio di inculturazione. Che ha espresso attraverso il modo di presentarsi, con le parole di San Francesco: ‘La vergine fatta Chiesa’ deve essere ed è per noi il vero modello, Chiesa di Dio, Chiesa che può testimoniare che il cielo non è una favola e non è lontana, che Dio non è in alto e non è irraggiungibile, ma è qui con noi, in mezzo a noi, a vivere insieme e a costruire una vita vera”.
Nel pomeriggio, con un dialogo nell’auditorium del Centro Educativo Fray García de Cisneros, si è tenuta la chiusura dell’incontro dei Ministri Provinciali dell’UCLAF e del Governo generale. Nella serata hanno partecipato ad una preghiera ecumenica presso la Chiesa Metodista della Santissima Trinità a favore delle Chiese e della pace nel mondo, insieme al vescovo Agustín Altamirano Ramos della Chiesa Metodista e ai pastori Edith Molina Valerio e Elizabeth Romero Ríos.