• 29 Aprile 2024 13:40

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Dedicazione della Basilica Lateranense

Lettura Ez 47, 1-2.8-9.12; Sal 45; 1Cor 3,9-11.16-17; Gv 2, 13-22

Riflessione biblica

“Lo zelo per la tua casa mi divora”. Questa festa ha una duplice motivazione: storica e teologica. Motivazione storica: il dono del palazzo del Laterano che l’imperatore Costantino, convertito al cristianesimo, fece a papa Milziade nel 312 d.C, che lo trasformò in parte in basilica dedicata prima a Cristo Salvatore, e poi a S. Giovanni Battista e S. Giovanni evangelista. Motivazione teologica: il Laterano è la sede cattedrale del Papa, il segno dell’unità di tutti i credenti in Cristo, la Madre di tutte le Chiese, sede di colui che ci dirige nella carità di Cristo. Ad essa ci rivolgiamo come membra della Chiesa, membra viventi del corpo di Cristo, agenti nella carità, per edificarci reciprocamente: “Voi siete corpo di Cristo e, ognuno secondo la propria parte, sue membra. Alcuni Dio li ha posti nella Chiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo come profeti, in terzo luogo come maestri; poi ci sono i miracoli, quindi il dono delle guarigioni, di assistere, di governare, di parlare varie lingue” (1Cor 12,27-28). Guidati dallo Spirito di Dio e agendo nell’amore reciproco, dobbiamo avere zelo per l’unità della Chiesa, perché in essa “non vi sia divisione, ma anzi le varie membra abbiano cura le une delle altre” (1Cor 12,25). gesu-16-300x200 Gesù è la nostra RocciaL’unità della Chiesa è in primo luogo nel fondamento: Gesù è la nostra Roccia (1Cor 10,4) e “nessuno può porre un fondamento diverso da Gesù Cristo” (1Cor 3,11). Nel battesimo, poi, siamo divenuti sue membra, per agire con zelo e così “edificare il corpo di Cristo, finché arriviamo tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, fino all’uomo perfetto, fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo” (Ef 4,12-13). Così, “stretti a lui, pietra viva, rifiutata dagli uomini ma scelta e preziosa davanti a Dio, cerchiamo di essere pietre vive e costruire noi stessi come edificio spirituale, per un sacerdozio santo e offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, mediante Gesù Cristo” (2Pt 2,4-5). Ma ciò avverrà se ciascuno di noi, docile allo Spirito Santo, ha zelo nel migliorare se stesso: “Vi esorto: comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto, con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell’amore, avendo a cuore di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace” (Ef 4,1-3).

Lettura esistenziale

gesu-3-300x188 Gesù è la nostra Roccia “Lo zelo per la tua casa mi divorerà” (Gv 2, 17). Oggi la Chiesa celebra la festa della Dedicazione della Basilica di San Giovanni in Laterano, Cattedrale di Roma e madre di tutte le chiese cattedrali, che è stata costruita da Papa Melchiade (311-314) nelle proprietà donate a questo scopo dall’imperatore Costantino.

La cattedrale è il luogo in cui si custodisce la “cattedra” da cui il Vescovo annuncia la Parola, ed è segno di unità per tutte le parrocchie di una Chiesa locale.

La liturgia odierna ci ricorda che le chiese sono luoghi che contengono la Chiesa, edifici che ospitano e accolgono le pietre vive che sono i cristiani. Senza queste pietre vive, le cattedrali sarebbero solo costruzioni dal valore artistico e nulla di più. La chiesa-edificio, è simbolo e richiamo della Chiesa-assemblea.

La pietra viva per eccellenza, quella che regge tutta la costruzione, è Cristo; rimanendo unito a Lui, come il tralcio alla vite, facendo circolare in se stesso la vita di Gesù, anche il cristiano diventa pietra viva.

Essere pietre vive significa per noi oggi: fare del Vangelo il criterio fondamentale e la norma concreta dei nostri pensieri, sentimenti, gesti e comportamenti, diventando così trasparenza dell’amore di Dio.