• 29 Aprile 2024 8:44

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Lunedì della I settimana del Tempo Ordinario

Letture: Eb 1,1-6; Sal 96; Mc 1,14-20

Riflessione biblica

 “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo” (Mc 1,14-20). L’annuncio, con cui Gesù inizia il suo ministero, è un programma di vita in quattro punti essenziali, che stabiliscono la nostra maturità spirituale. gesu-1 Getta le tue reti per seguire Cristo“Il tempo è compiuto”: è il tempo presente decisivo, in cui ognuno di noi può sperimentare il progetto salvifico di Dio, perché il Regno di Dio si è fatto vicino e ognuno di noi è invitato a farne parte nella conversione della mente e del cuore. “Il regno di Dio è vicino”: è il principio ispiratore del mio pensare, agire e sentire; regna nella mente con la sua parola di verità: “Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” (Gv 8,31-32); regna nei cuori: “Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, e così, radicati e fondati nella carità, siate in grado di comprendere con tutti i santi quale sia l’ampiezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità di conoscere l’amore di Cristo che supera ogni conoscenza, perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio” (Ef 3,17-19); regna nella vita: “non sei più schiavo, ma figlio e, se figlio, sei anche erede per grazia di Dio” (Gal 4,7). “Convertitevi”: non è un vago sentimento di pentimento, ma coinvolgimento della mente e del cuore nel progetto di amore di Dio, un lasciarci rinnovare la mente e il cuore da Gesù: “Non conformatevi alla mentalità di questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto” (Rom 12,2). “Credete nel Vangelo”: è accogliere Gesù, parola vivente di Dio, improntare la nostra vita quotidiana al Vangelo e farlo agire nelle nostre molteplici decisioni giornaliere: “qualunque cosa fate, in parole e in opere, tutto fate nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie per mezzo di lui a Dio Padre” (Col 3.17); è seguire Gesù con prontezza, lasciando ogni cosa e mettendolo al centro del nostro pensare, agire e sentire, perché lui è la “via, la verità e la vita” (Gv 14,6); è “lasciare subito tutto”: con la prontezza dell’amore, che non discute, ma si pone subito all’opera per compiere la volontà di Dio

Lettura esistenziale

gesu-300x224 Getta le tue reti per seguire Cristo“Passando lungo il mare della Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini»” (Mc 1, 16s). Com’è bella questa scena evangelica! Gesù non chiama i primi discepoli mentre si trovano all’interno della sinagoga, ma mentre sono immersi nella loro umile fatica quotidiana, affaccendati con barche, reti vuote e pesci che non vogliono abboccare. Egli li va a trovare lì dove faticano e dove fanno esperienze belle o fallimentari; li incontra (ci incontra) nella vita concreta, quella di tutti i giorni, quella che aspetta di essere salvata dalla Sua Presenza, quella che attende di essere riempita di senso. Sì, perché Dio ci incontra nella storia. Come diceva Teilhard de Chardin: «Dio si trova in qualche modo sulla punta della mia penna, del mio piccone, del mio pennello, del mio ago, del mio cuore, del mio pensiero». Gesù passa nell’esistenza di questa coppia di fratelli: Simone e Andrea, e dell’altra: Giacomo e Giovanni, proponendo di seguirlo. Ed essi, senza neppure chiedere spiegazioni, subito, lasciano le reti e lo seguono. Chi ha seguito il Nazareno, ha sperimentato che Dio riempie le reti, riempie la vita, moltiplica coraggio e fecondità. Che non ruba niente e dona tutto. Che «rinunciare per lui è uguale a fiorire» (M. Marcolini).