• 4 Maggio 2024 6:55

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

San Ludovico

Lettura 1Ts 2,9-13; Sal 138;  Mt 23,27-32

Riflessione biblica

“Guai a voi …”: il linguaggio è duro, ma ciò che vuole il Signore è la nostra conversione. Non dobbiamo apparire santi, ma vivere da santi secondo il comandamento di Gesù: amare Dio e amare il prossimo con tutto il cuore, con tutta la mente e con tutte le nostre forze.cimitero-300x200 Giù la maschera Non dobbiamo essere “sepolcri belli fuori, ma pieni di marciume dentro”, non cantori delle virtù dei santi, ma “sale della terra e luce del mondo” (Mt 5,13-14). Noi, “nel battesimo, siamo stati sepolti con Cristo nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova” (Rom 6,4). “Non pratichiamo la giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, ma per rendere gloria al Padre nostro che è nei cieli” (Mt 6,1). E, imitando Gesù, “ci rivestiamo di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità, sopportandoci a vicenda e perdonandoci gli uni gli altri, come il Signore ci ha perdonato”. Tali sentimenti albergarono nel cuore di S. Ludovico: nel suo “Te-stamento Spirituale al Figlio” pose come prima esortazione: “Ama il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutte le tue forze: senza di questo non c’è salvezza. Tieniti lontano da tutto ciò che può dispiacere a Dio, evitando il peccato mortale”. Su questo solido fondamento, ci esorta ancora a non operare per essere visti, ma ad essere coerenti con ciò che professiamo: “Se il Signore ti darà qualche prosperità, non solo dovrai umilmente ringraziare, ma bada bene a non diventar peggiore per vanagloria e a non offenderlo con i doni che hai ricevuto”. L’amore a Dio si dimostra nell’amare il prossimo: “Abbi un cuore pietoso verso i poveri, i miserabili e gli afflitti. Per quanto sta in te, soccorili e consolali. Verso i tuoi sudditi comportati con rettitudine, in modo da essere sempre sul sentiero della giustizia. Sta sempre piuttosto dalla parte del povero anziché del ricco, fino a tanto che non sei certo della verità”. E in fine: “Il Signore ci dia la grazia di fare la sua santa volontà”.

Lettura esistenziale

farisei-1-300x149 Giù la maschera“All’esterno apparite giusti davanti alla gente, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità” (mt 23, 28). Dio legge nei nostri pensieri come in un libro aperto. Questo è meraviglioso e terribile insieme. Ciò significa che tutto ciò che di bello (ma anche di brutto) attraversa la nostra mente: Dio lo conosce. Non è possibile nascondersi agli occhi di Dio, occultarGli i nostri pensieri, i nostri sentimenti e le nostre azioni, perché Lui conosce ciò che pensiamo e ciò che facciamo e lo conosce nei minimi dettagli.

Se in qualsiasi istante facciamo un atto d’amore a Dio, questo raggiunge subito il Suo Cuore, come una freccia. La stessa cosa se eleviamo una supplica o una preghiera per i nostri cari, per esempio, o per quanti ci hanno fatto del bene, per quanti ci hanno fatto soffrire o per coloro a cui noi abbiamo causato sofferenza.

Dio ci vede e ci conosce nell’intimo. Cerchiamo dunque di pensare sempre cose buone, come ci esorta la Scrittura: “Tutto ciò che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato, quello che è virtù e merita lode, tutto questo sia oggetto dei vostri pensieri. E il Dio della pace sarà con voi.” (Fil 4, 8-9)

Parola-di-Dio-300x167 Giù la mascheraIn ogni istante il nostro cuore sia come un libro aperto ove si può leggere a chiare lettere: amore, benevolenza, perdono, gratitudine, pentimento e, soprattutto, desiderio di Dio. Il desiderio di Dio è scritto nel nostro cuore, perché siamo stati creati da Dio e per Dio; Dio non cessa di attirarci a Sé e soltanto in Lui troveremo la verità e la felicità che cerchiamo senza posa. È vero, spesso i nostri desideri si orientano verso beni concreti, talvolta tutt’altro che spirituali. Ma che cosa può saziare veramente il nostro desiderio? Ogni desiderio che si affaccia al nostro cuore, si fa portavoce di un desiderio più profondo che non può essere saziato dalle cose di questo mondo.

In realtà abbiamo bisogno di un’unica cosa che tutto contiene, ma prima dobbiamo imparare a riconoscere, anche attraverso i nostri desideri e i nostri aneliti superficiali, ciò di cui davvero abbiamo bisogno, ciò che veramente vogliamo, ciò che è in grado di appagare pienamente il nostro cuore: Dio.