• 27 Aprile 2024 1:17

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Grande Guerra: Terrasini, presentazione volume-catalogo “È passato anche questo”

Si svolgerà, mercoledì 24 maggio, alle 17.30, a Palazzo d’Aumale, a Terrasini (Pa), la presentazione del volume-catalogo “È passato anche questo. La Grande Guerra. Memoria e sfida per il presente e per il futuro”, a cura di Ino Cardinale. L’iniziativa è promossa dall’associazione culturale “Così, per… passione!” sulla scia e lungo il filo conduttore della mostra dal titolo “È… passato anche questo! Memoria e sfida per il presente e per il futuro” realizzata con il patrocinio del Comune di Terrasini nell’anno del centenario della prima Guerra mondiale.

Alla presentazione interverranno storici  e docenti di storia contemporanea dell’Università di Palermo i cui interventi saranno intervallati da brani musicali. Il volume raccoglie fotografie, lettere, cartoline, diari dal fronte. E, ancora, documenti e stampe. “Scritti di guerra, sulla guerra, contro la guerra, i nostri; scritti per la pace; pace fatta innanzitutto di cultura, cittadinanza attiva, legalità, solidarietà, tolleranza e rispetto delle diversità e delle “identità, a cominciare da quella delle nostre comunità, dei nostri territori”, si legge nell’introduzione di Ino Cardinale. Il testo intende proporsi come “una sorta di archivio a disposizione di familiari, discendenti e conoscenti dei caduti del lungo conflitto, di biblioteche pubbliche, di scuole, di organismi culturali di ricerca e di studio, di semplici cittadini curiosi e appassionati di storia, delle giovani generazioni”. “Uno ‘sguardo… (d)al passato’, un obbligo morale nei confronti di quanti hanno sacrificato la loro vita in difesa della nostra Patria. Una ‘rilettura del passato’, un modo per (ri)conoscere il senso e la portata morale di pagine di storia della nostra gente; per trovare (o ritrovare), scoprire (o riscoprire), per maturare la consapevolezza delle proprie radici, che, nel corso degli anni, si sono fissate come quelle degli alberi che affondano salde nel terreno, linfa vitale della “propria identità” da condividere, non già da contrapporre.

In sostanza un modo per riappropriarsi della ‘identità culturale collettiva’ (che è venuta formandosi) e di quelle affinità elettive che sono la base della vera e propria “memoria condivisa” ed accendono, e motivano, il più genuino ‘sentimento di appartenenza’”.