• 3 Maggio 2024 22:19

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Il grande bluff del governo Meloni su migranti, clima e sicurezza

di FraPè – Non so cosa ne pensano gli elettori di questo governo di estrema destra riguardo all’invasione di immigrati che ogni giorno arrivano sulle nostre coste. Dal dire al fare c’è di mezzo il mare e in questo mare ci sono morti più degli altri anni. Le tragedie non si contano più. Il dossier del Viminale fotografa la distanza tra propaganda e realtà. Gli sbarchi sono più che raddoppiati, gli arrivi dalla Tunisia pure. E sul fronte del dissesto idrogeologico le notizie non sono certo buone.

Tra propaganda e governo

Ma scusate non era la destra al governo non era quella dei freni all’immigrazione illegale? E Giorgia Meloni non vanta forse di aver spinto l’intera Europa a un accordo con la Tunisia?

La distanza tra la propaganda e il governare un paese è enorme e la Presidente Meloni sta notando la grande differenza che c’è tra lo sbraitare come una pescivendola della Garbatella (con tutto il rispetto per i pescivendoli) e il governare una Repubblica che costituzionalmente è antifascista, quindi per Costituzione verso ogni essere umano. Quindi niente blocchi navali, niente muri, niente accordi con le destre e dittatori, perché a quanto pare non funzionano, e non solo gli sbarchi aumentano, ma la settimana scorsa, così come afferma il Corriere della Sera di sabato scorso, Meloni ha chiesto aiuto alle Ong. Nell’arco di 48 ore tra venerdì e sabato della scorsa settimana la nave ong Ocean Viking ha effettuato 15 operazioni di salvataggio consecutive salvando 623 persone. L’organizzazione Sos Méditerranée ha reso noto sul profilo twitter che i suoi operatori imbarcati sulla Ocean Viking hanno effettuato ben 15 interventi di salvataggio in 48 ore, tra venerdì e ieri. «Si tratta della più grande operazione di soccorso di sempre della Ocean» prosegue il messaggio.

Le ong

Tutte le operazioni della ong sono avvenute in coordinamento con le autorità italiane, incluse quelle (per la maggior parte) avvenute in acque di competenza maltese. Alla nave Ong il Viminale ha assegnato come primo punto di sbarco Porto Empedocle. Il flusso dei migranti verso l’Italia è aumentato nel corso del 2023. Frontex parla di una crescita del 115%, pari a 95.000 arrivati (il doppio rispetto al 2022). Nella sola giornata di venerdì scorso sono approdati a Lampedusa ben 36 barchini che hanno portato circa 1.600 persone. Altri 250 sono arrivati a Pantelleria. La nave di Emergency Life Support (poi diretta a Napoli) ha infine salvato 75 persone provenienti dalla Libia. Tantissime le vittime dei vari naufragi. Tantissimi i minori non accompagnati.

Bene, ma non era questa destra capitanata da Meloni e il re dell’odio Salvini a condannare le ong? Come mai ora il governo le interpella?

Aumento degli sbarchi

Ma torniamo al numero in aumento degli immigrati.I dati del ministero dell’Interno riportano un raddoppio abbondante del numero di sbarchi. Rispetto all’anno precedente, l’aumento è del 115 per cento. Dal 1° gennaio al 31 luglio 2022 gli immigrati sbarcati erano oltre 41mila; nello stesso arco temporale, ma dell’anno successivo – dunque nei mesi del governo Meloni – la cifra sfiora i 90mila. Il ruolo delle ong, ingigantito nella propaganda governativa, risulta peraltro marginale rispetto alla cifra complessiva: solo il 4 per cento dei soccorsi è effettuato da organizzazioni non governative (rispetto al 15 per cento dell’anno precedente).

Memorandum d’intesa con la Tunisia

Il Memorandum d’intesa con la Tunisia di cui la presidente Meloni si vanta, si è rivelato un autentico bluff. Secondo Meloni avrebbe dovuto replicare lo schema turco, e cioè esternalizzare – contenere – gli arrivi dopo una bella stretta di mano col dittatore tunisino Kais Saied. Stretta di Mano che come ha scritto il Domani si sarebbe rivelata vuota, e così è stato. A confermarlo sono i dati. I flussi dalla Tunisia, in termini percentuali, sono quasi triplicati rispetto all’anno prima. Nell’èra Meloni, da gennaio a luglio compreso, gli sbarchi dalla Tunisia sono stati oltre 54mila, e oltre il 61 per cento del totale. Nel 2022 invece erano 11mila, e circa il 27 per cento dell’ammontare complessivo.

Clima

Leggere la cronaca di questi giorni e confrontarla con quanto scritto sui giornali di destra, ma anche dichiarato da alcuni politici di maggioranza, produce incredulità. Più si aggravano i fenomeni, più aumentano i morti, più avanzano roghi, tifoni, grandine micidiale, più i giornali di destra gridano ai “terroristi dell’afa”, agli “sciacalli del clima”, a chi strumentalizza gli eventi per allontanare i turisti dalle nostre città e in generale a chiunque affermi che c’è una crisi climatica in corso causata dall’uomo.

Il rapporto di sicurezza del Viminale è utile anche per ripassare – in tempi di negazionismi climatici e di destre anticlima – i disastri che negli ultimi mesi hanno attraversato la penisola, da Ischia all’Emilia-Romagna; e fare i conti con la nostra effettiva capacità di farvi fronte.

I vigili del fuoco sono dovuti intervenire – dal 1 gennaio al 10 agosto di quest’anno – per oltre 138mila incendi, di cui più di 45mila riguardanti incendi di vegetazione. Le cifre del dissesto: più di 26mila gli interventi per danni idrici e idrogeologici. La cifra secca colpisce ancor di più se rapportata a quella dell’anno precedente, quando non si arrivava ai 17mila.

Gli interventi per danni idrici e idrogeologici sono aumentati di quasi il 60 per cento.

Aumentano i crimini d’odio

Sono state registrate 232 segnalazioni per il contrasto ai crimini d’odio, con un aumento del 6,9%. La discriminazione più in crescita è quella religiosa, mentre calano le intimidazioni ai giornalisti e agli amministratori locali. La fotografia dei numeri del Viminale restituisce più operazioni antidroga, più operazioni contro la criminalità organizzata e più sequestri e confische. Nelle operazioni ad alto impatto nelle maggiori aree metropolitane del Paese sono stati impegnati circa 40mila operatori delle forze di polizia e di altri enti che hanno portato a 308.763 persone controllate, a 696 arrestati, a 3.882 denunciati e a 793 stranieri espulsi. Particolare attenzione delle forze dell’ordine negli stadi: nei primi sette mesi del 2023 in 1.349 manifestazioni calcistiche c’è stata la presenza della polizia, e in 165 di esse si sono verificati disordini (73 l’anno scorso). 63 i feriti.