• 28 Aprile 2024 21:12

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Santa Teresa d’Avila

Lettura Ef 1,15-23; Sal 8;  Lc 12,8-12

Riflessione biblica

“A chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato” (Lc 12,8-12). Non è questione di “bestemmiare lo Spirito Santo”, ma di non seguire con docilità gli insegnamenti dello Spirito.gesu-spirito-santo Il peccato contro lo Spirito Santo Essere docili allo Spirito e al suo insegnamento è essenziale e decisivo. Disobbedire alla voce dello Spirito, indurendo il nostro cuore nell’egoismo e nell’autoriferenzialità, equivale ad una “bestemmia”, perché non si riconosce la potenza dello Spirito nel guidarci nella via della santità e ci si chiude all’azione santificante dello Spirito indurendo il cuore fino a rifiutare la misericordia che Dio ci offre in Gesù e porta a compimento nel suo Santo Spirito. E lo Spirito che ci fa conoscere Gesù e il suo messaggio di verità e di amore: Il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto” (Gv 14,26). La sua presenza è talmente necessaria che solo nello Spirito possiamo conoscere pienamente Gesù ed essere in comunione con lui:Lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza; non sappiamo infatti come pregare in modo conveniente, ma lo Spirito stesso intercede con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa che cosa desidera lo Spirito, perché egli intercede per i santi secondo i disegni di Dio” (Rom 8,27-28). Guidati dallo Spirito, operiamo nella carità e produciamo “il frutto dello Spirito, che è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé” (Gal 5,22). Tutto ciò ci fa comprendere il motivo profondo perché “il peccato contro lo Spirito” non è perdonabile. La docilità allo Spirito, infatti, ci porta all’obbedienza alla fede e a compiere la volontà salvifica di Dio, e quindi ad avere accesso alla vita eterna: “Tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: Abbà! Padre!” (Rom 8,14-15). Inoltre, guidati dallo Spirito, operiamo nella carità e produciamo “il frutto dello Spirito, che è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé”

Lettura esistenziale

gesu-300x300 Il peccato contro lo Spirito Santo“Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio” (Lc 12, 8). Nel vangelo odierno emerge il tema della testimonianza dei cristiani. Gesù si rivolge ad una comunità che subirà persecuzioni di ogni sorta e vuol infondere coraggio e fiducia nel cuore dei discepoli che potrebbero vacillare di fronte alle difficoltà che dovranno affrontare. La vita delle prime comunità cristiane ci riporta numerosi esempi di testimonianze vere e coraggiose, il più delle volte pagate con il prezzo della propria vita offerta con gioia. Ma anche oggi sono tanti i cristiani nel mondo che sono perseguitati, insultati, relegati in Carcere soltanto perché portano una croce o perché confessano la propria fede in Gesù Cristo. I martiri sono coloro che portano avanti la Chiesa e che la sostengono, in passato come ai nostri giorni. Essi con la loro testimonianza, con la loro sofferenza, fino al dono della vita, seno seme di nuovi cristiani. Anche se forse noi non saremo chiamati a testimoniare la nostra adesione a Cristo con il martirio cruento, ciò non toglie che siamo chiamati a vivere e a testimoniare la misura alta della vita cristiana nel nostro quotidiano. Memori della nostra debolezza, fragilità ed incostanza, invochiamo l’aiuto del Signore. Solo Lui è capace di trasformarci e renderci, da deboli e titubanti, forti e coraggiosi nell’operare il bene.