• 29 Aprile 2024 13:54

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Giovedì della VII settimana del Tempo Ordinario

Letture: Giac 5,1-6; Sal 48; Mc 9,41-50

Riflessione biblica

“Se il sale diventa insipido, con che cosa gli darete sapore? Abbiate sale in voi stessi” (Mc 9, 41-50). Siamo dinanzi ad una collezione di detti famosi di Gesù: essi hanno lo scopo non solo di istruirci nella via della sequela, ma anche di farci acquistare quel “sale di sapienza”, che alimenta la mente e il cuore dei seguaci di Gesù. La prima sapienza del cristiano è quella dell’amore fraterno, che sa accogliere tutti “nel nome di Gesù”, facendo loro del bene, in particolare a coloro con cui condividiamo la stessa fede in Gesù: “Non stanchiamoci di fare il bene; se non desistiamo, a suo tempo mieteremo. Poiché ne abbiamo l’occasione, operiamo il bene verso tutti, soprattutto verso i fratelli nella fede” (Gal 6,9-10). Lo stesso amore ci impedisce di dare scandalo agli estranei e darci scandalo a vicenda: il termine “piccoli”, infatti, ha una connotazione di fede. gesu-7-300x225 Il sapore di CristoNon si tratta solo dei “bambini”, ma di quanti sono “piccoli e deboli” nella fede: “Badate che la vostra libertà non divenga occasione di caduta per i deboli. Ecco, per la tua conoscenza, potrebbe andare in rovina il debole, un fratello per il quale Cristo è morto!” (1Cor 8,9.11). E ancora: “Non giudichiamoci più gli uni gli altri; piuttosto fate in modo di non essere causa di inciampo o di scandalo per il fratello. Io sono persuaso nel Signore Gesù che nulla è impuro in se stesso; ma se uno ritiene qualcosa come impuro, per lui è impuro. Ora se il tuo fratello resta turbato, tu non ti comporti più secondo carità. Non mandare in rovina con il tuo comportamento colui per il quale Cristo è morto!” (Rom 14,13-15). Lo scandalo fa male a noi, perché veniamo meno al dovere di carità nel nome di Cristo, e fa male all’altro, che si sente incompreso ed emarginato. Non si tratta di “tagliare mani e piedi o cavare gli occhi”, quanto di sacrificare ciò che fa male al prossimo e turba la pace interiore: “Tutto è lecito! Sì, ma non tutto giova. Tutto è lecito!. Sì, ma non tutto edifica. Nessuno cerchi il proprio interesse, ma quello degli altri” (1Cor 10, 23-24). Lasciamoci guidare dalla sapienza divina di Gesù e nel nome di Gesù l’amore regnerà tra noi e in noi.

Lettura esistenziale

sale-300x151 Il sapore di CristoBuona cosa è il sale; ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli darete sapore?” (Mc 9, 50). Diverse volte Gesù, parlando dei discepoli, usa l’immagine del sale. Mediante questa immagine ricca di significato, Egli vuole trasmettere ad essi il senso della loro missione e della loro testimonianza. I discepoli del Signore sono chiamati a donare nuovo “sapore” al mondo, e a preservarlo dalla corruzione, con la sapienza di Dio. Questa sapienza si può ottenere solo con una frequentazione assidua della Parola di Dio e del Pane della vita, offerti da Dio per il nutrimento di quanti lo seguono.

La crescita del regno di Dio passa anche attraverso la testimonianza offerta dalla vita dei credenti: con la loro stessa esistenza nel mondo i cristiani sono infatti chiamati a far risplendere la Parola di verità che il Signore Gesù ci ha lasciato.parola Il sapore di Cristo È l’amore di Cristo che colma i nostri cuori e ci spinge ad evangelizzare. Egli, oggi come allora, ci invia per le strade del mondo per proclamare il suo Vangelo a tutti i popoli della terra. Ricordiamoci però che “il viaggio più lungo è quello che conduce alla casa di fronte” (Don Tonino Bello).

Nella quotidiana riscoperta del suo amore attinge forza e vigore l’impegno missionario dei credenti che non può mai venire meno. La fede, infatti, cresce quando è vissuta come esperienza di un amore ricevuto e quando viene comunicata come esperienza di grazia e di gioia. Essa rende fecondi, perché allarga il cuore nella speranza e consente di offrire una testimonianza capace di generare: apre, infatti, il cuore e la mente di quanti ascoltano ad accogliere l’invito del Signore di aderire alla sua Parola per diventare suoi discepoli.