• 2 Maggio 2024 16:11

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

La destra e i diritti civili

di Francesco Polizzotti – Qualche giorno fa a Cagliari, durante un comizio di Giorgia Meloni, un ragazzo si presenta sul palco aggirando la sicurezza. Tra le mani la bandiera della pace, segno universale riconosciuto nell’affermazione di ogni diritto e per il riconoscimento delle libertà in tutto il pianeta.
Il confronto è stato anche cordiale, considerando che dalla sua la Meloni aveva una manifestazione organizzata e pronta ad ascoltarla e una “provocazione” non prevista.
Due cose penso siano rilevanti di questo episodio:
  • Il partito Fratelli d’Italia non intende togliere le Unioni civili. Anche nelle precedenti interviste la Meloni ritiene di non tornare sull’argomento. Cosa diversa, la Meloni, ha fatto invece in Spagna sul palco di Vox. Lì, forse perché affascinata dalla piazza neofranchista, ha giocato la sua miglior carta: “Dios, Patria, Familia“.
  • “Hai già le Unioni civili”! è stata la risposta della leader della destra italiana al ragazzo che chiedeva rispetto per le istanze lgbtiq.

No, Giorgia! Davanti ai diritti non c’è un tetto o un accontentare, così come non c’è una categoria di persone rispetto ad altre. L’ingenuità del ragazzo è stata quella di mostrarsi come portatore di interessi della sola comunità omosessuale. Doveva calcare il palco anche a difesa di rom, zingari, senza dimora, poveri che non hanno nessuno che se ne prende cura, ma almeno ha avuto il coraggio di manifestare la sua presenza.

Davanti ai diritti, l’unica discriminante resta la dignità della persona e il legislatore ha il dovere di legiferare, qualsiasi sia l’orientamento politico. Una legge aiuta a non lasciare nel limbo della giurisprudenza le scelte delle persone.
La Meloni ci dimostri che la destra istintiva non sarà mai la sua destra di governo.