• 19 Marzo 2025 10:03

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento al Vangelo di Fra Giuseppe Maggiore

I domenica di Quaresima (C)

Letture: Dt 26,4-10; Sal 90; Rm 10,8-13; Lc 4,1-13

In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane». Gesù gli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”».

Perché fare quaresima, non bastano già i sacrifici quotidiani che facciamo? Le situazioni che viviamo? I deserti che abitiamo? La Quaresima è un momento di grazia che ci permette di entrare in noi stessi, di riappropriarci della nostra anima. Un momento favorevole per fare silenzio, per ascoltare non fiumi di parole ma la Parola, ascoltare Cristo. .

È l’occasione propizia per la nostra crescita umana e spirituale, non siamo soli, lo Spirito Santo ci sostiene. Abbiamo bisogno di alzare lo sguardo, di mettere dei paletti… di saper scegliere.  Ed ecco le tentazioni. Spesso ci si scherza su di esse e si banalizzano: il sesso, il denaro, il cibo… “Togliete le tentazioni e più nessuno si salverà” diceva Sant’Antonio Abate. Le tentazioni non sono altro che la possibilità di scegliere, e scegliere è vivere, il nostro decreto di libertà. Scegliere ciò che è bene e ciò che è male. Scegliere da che parte stare, scegliere che uomo o donna voglio essere e non apparire. Gesù nel deserto sceglie che tipo di messia essere.

Nelle tentazioni – come scrive Ermes Ronchi – sono racchiuse le tre connessioni di fondo di ogni esistenza umana: io e le cose, io e gli altri, io e l’Altro.

Posseggo le cose o ne sono posseduto? Tutto può diventare un idolo, sostituirsi a Dio. Diventare dio. Come può diventare fondamentale e pericoloso il giudizio degli altri, la fama, i like. Non di solo pane viviamo, e la felicità che promette la ricchezza la fama, il potere, è passeggiera.

Quale Dio sto scegliendo? Un dio che fa miracoli, che mi risolve i problemi o il Dio di Gesù Cristo che mi riempie la vita con il suo Santo Spirito, che se sono capace di fidarmi e affidarmi a Lui posso davvero spostare le montagne della mia insoddisfazione, della mia indifferenza, del mio egoismo?  Impormi sugli altri non serve. Quelle ceneri all’inizio della quaresima ci ricordano che siamo polvere, ma anche luce se siamo caparci di cibarci di Parola per crescere nella relazione con Dio e con i fratelli.

Buona domenica e Santa Quaresima!