Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura
Sant’Andrea
Letture: Rm 10,9-18 Sal 18 Mt 4,18-22
Riflessione biblica
“Essi subito lasciarono le reti e lo seguirono” (Mt 4,18-19). Pronto Simon Pietro, pronto Andrea: il Signore chiama, il discepolo segue. Non è stato, però, il loro primo incontro con Gesù: è probabile che entrambi fossero discepoli di Giovanni Battista; di sicuro lo era Andrea: “Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e aveva seguito Gesù, era Andrea, fratello di Simon Pietro” (Gv 1,40). Fu un’esperienza esaltante, quella di Andrea che sentì dire a Giovanni Battista: “Ecco l’agnello di Dio! E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: Che cosa cercate? Gli risposero: Rabbì, dove dimori? Disse loro: “Venite e vedrete”. Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui” (Gv 1,36-39). L’intimità con Gesù suscitò in Andrea entusiasmo irresistibile e comunicativo: “Andrea incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: “Abbiamo trovato il Messia” e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa», che significa Pietro” (Gv 1,41-42). Divenne testimone di Gesù: lo seguì nel suo cammino terreno e imparò da lui il messaggio di salvezza e di amore; seguì Gesù, rispose alla sua chiamata, abbandonò tutto e divenne “pescatore di uomini” in vista della realizzazione del regno di Dio; seguì Gesù fino al martirio sulla croce, avendo compreso bene la parola di Gesù: “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici”
Lettura esistenziale
“Mentre camminava lungo il mare della Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone detto Pietro, e Andrea suo fratello, i quali gettavano la rete in mare, perché erano pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me e vi farò pescatori di uomini»” (Mt 4, 18s). Nella liturgia odierna, l’evangelista Matteo, ci presenta il racconto della chiamata di Pietro e Andrea, mentre stavano pescando. Un altro evangelista, Giovanni, ci fa sapere che Andrea era discepolo del Battista; e questo ci mostra che era un uomo che cercava, che condivideva la speranza d’Israele, che voleva conoscere più da vicino la Parola del Signore. Era veramente un uomo di fede e di speranza e da Giovanni Battista un giorno sentì proclamare Gesù come “l’agnello di Dio” (Gv 1, 36); egli allora si mosse e, insieme a un altro discepolo innominato, seguì Gesù, Colui che, appunto, era chiamato da Giovanni “agnello di Dio”. L’evangelista riferisce: essi “videro dove dimorava e quel giorno dimorarono presso di lui” (Gv 1, 37-39). Andrea quindi godette di preziosi momenti d’intimità con Gesù. Il racconto prosegue con un’annotazione significativa: “Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia, che significa il Cristo», e lo condusse a Gesù” (Gv 1, 40-43), dimostrando subito un non comune spirito apostolico. Andrea e Pietro ci insegnano a seguire Gesù con prontezza, a parlare con entusiasmo di Lui a quanti incontriamo e soprattutto a coltivare con Lui un rapporto di vera familiarità, ben coscienti che solo in Lui possiamo trovare il senso ultimo della nostra vita e della nostra morte.