• 29 Aprile 2024 6:04

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Santi Cornelio e Cipriano

Letture: 1Tm 1,15-17; Sal 112; Lc 6,43-49

Riflessione biblica

“Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sulla roccia” (Lc 6,43-49). La roccia è Gesù (1Cor 10,4). Egli è il fondamento stabile della vita spirituale: “Nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo” (1Cor 3,11). A Gesù dobbiamo essere intimamente uniti: “Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla” (Gv 15,5). Anzi, lo dobbiamo far regnare nel nostro cuore: “Che il Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, e così, radicati e fondati nella carità, siate in grado di comprendere con tutti i santi quale sia l’ampiezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità, e di conoscere l’amore di Cristo che supera ogni conoscenza, perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio” (Ef 3,17-19). Da qui l’esigenza di rinnovare il nostro cuore, per essere in sintonia con Gesù e porlo come “roccia sicura” del nostro pensare, agire e sentire. Rimanendo in comunione con Gesù, produrremo frutti abbondanti, e soprattutto il frutto dell’amore, che si manifesta come “gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé” (Gal 5,22). Da Gesù, roccia di grazia, sgorga copioso l’alimento spirituale del vivere in Cristo: “Tutti mangiarono lo stesso cibo spirituale, tutti bevvero la stessa bevanda spirituale: bevevano infatti da una roccia spirituale che li accompagnava, e quella roccia era il Cristo” (1Cor 10,3-4). E nutrendoci di Cristo, “produrremo frutti di vita eterna”. Ciò avverrà, se rimaniamo fedeli al Signore e la sua parola alberga con amore nel nostro cuore: “La parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza. Con ogni sapienza istruitevi e ammonitevi a vicenda con salmi, inni e canti ispirati, con gratitudine, cantando a Dio nei vostri cuori” (Col 3,16).

Lettura esistenziale

“L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda” (Lc 6, 45). Se il nostro cuore è abitato da buoni sentimenti e la nostra mente è nutrita da buoni pensieri, le nostre parole saranno intrise di pace e di amore. Perché però le nostre parole siano capaci di rasserenare, confortare, risollevare, dobbiamo vigilare sul nostro cuore. Con le parole, infatti, possiamo ferire oppure guarire una ferita. La Grazia di Dio non si possiede una volta per tutte e il combattimento contro le inclinazioni al male lo avremo per tutta la vita. Vivere in Grazia di Dio significa custodire il dono che Dio ci ha fatto nel Battesimo, rendendoci Suoi figli. Significa togliere dalla nostra vita tutto ciò che dispiace a Dio e conformare la nostra volontà alla Sua. Stiamo pur certi che ciò che dispiace a Dio, è ciò che fa stare male anche noi. Dio vuole la nostra gioia, la nostra felicità, la nostra piena realizzazione come persone che sono state da Lui create per amore e per amare. Pertanto ciò che a Lui dispiace è ciò che dispiace, in fondo, anche a noi e si può riassumere in tutti gli atteggiamenti che vanno contro il triplice comandamento dell’amore verso Dio, verso noi stessi e verso il prossimo. Spesso il demonio tentandoci ci presenta il male in modo molto allettante e ci invoglia a commetterlo facendoci immaginare di raggiungere chissà quali appagamenti, ma dopo che siamo caduti nel tranello i frutti che ne ricaviamo sono soltanto: amarezza, tristezza, insoddisfazione, rabbia, paura, ecc… Occorre perciò che preghiamo e vigiliamo tanto, che viviamo uniti a Cristo, che ci accostiamo frequentemente ai Sacramenti dove possiamo attingere la forza necessaria per combattere ogni giorno contro le insidie del male e che ci affidiamo alla potente intercessione e protezione della Vergine Maria, nostra tenera Madre, e dei Santi, che ci aiuteranno di certo.