• 23 Giugno 2025 23:43

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Libro di Mugno su primo magistrato antimafia in Sicilia nell’800

Il saggio storico dello scrittore trapanese Salvatore Mugno racconta, per la prima volta, la personalità e l’attività svolta in Sicilia dal 1838 al 1846 dal procuratore generale del re, Pietro Calà Ulloa (Napoli, 1801-1879), il primo operatore del diritto ad avere individuato e combattuto il fenomeno mafioso ante litteram nell’Isola. Il volume si avvale di una ampia documentazione finora rimasta per lo più inedita e con la ricostruzione di decine di vicende giudiziarie.

Il primo magistrato antimafia del Regno delle Due Sicilie e d’Italia operò per circa sette anni a Trapani, presso la Gran Corte Criminale e poi, per oltre un anno, a Messina. Un personaggio oggi quasi dimenticato.

Ulloa in una lettera riservata al ministro di Grazia e Giustizia del tempo, Nicola Parisio, datata 3 agosto 1838, delineò per la prima volta una nuova fenomenologia criminale che si sostanziava in una emergente struttura unitaria associativa, già a livello provinciale e regionale, formata da “fratellanze, sette o partiti”. Il celebre magistrato non usò i termini mafia e mafioso ma quei suoi scritti dipinsero e un fenomeno criminale ancora in nuce.

La ricerca di Salvatore Mugno colma un vuoto intorno alla storia della mafia nelle sue documentabili fasi iniziali e illustra come e attraverso quali procedimenti giudiziari e quali conoscenze sul terreno Ulloa pervenga alla sua scoperta. Il volume, si compone per la gran parte di materiali sconosciuti individuati e decrittati, nel corso di impegnative, indagini presso gli Archivi di Stato di Napoli, di Palermo, di Messina e di Trapani. In appendice il libro raccoglie comunicazioni e rapporti inediti di Ulloa sulla lotta alla criminalità organizzata e sulla realtà sociale e giudiziaria in Sicilia in quegli anni.