Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura
San Giovanni Maria Vianney
Letture: Ger 31,31-34; Sal 50; Mt 16,13-23
Riflessione biblica
“La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo? … Ma voi, chi dite che io sia?” (Mt 16,13-23). Due domande di Gesù: la prima rispecchia l’opinione di chi vedeva operare Gesù, la seconda è la risposta che Gesù si attende dai suoi discepoli; tra di esse si pone la risposta di Pietro. L’opinione della gente: ondeggia secondo il momento: “Chi è mai costui, che perfino i venti e il mare gli obbediscono?” (Mt 8,27).
L’impressione del momento non è mai affidabile! E neppure lo è l’opinione dei farisei: agivano contro Gesù solo per partito preso. Ma anche i discepoli di Gesù si limitano a riferire ciò che di positivo diceva la gente su Gesù: “Un grande profeta è sorto tra noi, Dio ha visitato il suo popolo” (Lc 7,16), altri equiparavano Gesù al profeta Elia: (Mc 6,15) o, rifacendosi a Dt 18,15: “Il Signore, tuo Dio, susciterà per te, in mezzo a te, tra i tuoi fratelli, un profeta pari a me”, lo equiparavano a Mosé o al profeta da lui annunciato: “Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!” (Gv 6,14). Lungo i secoli, Gesù è stato ritenuto un saggio che ha influito sul pensiero di molte persone; per i politici, un rivoluzionario, interessato dei poveri e degli indifesi e il cui pensiero, basato sulla giustizia e l’eguaglianza, ha creato un rapporto nuovo di condivisione tra ricchi e poveri; per l’uomo comune, un benefattore dell’umanità, che ci ha insegnato a porre l’amore come base del vivere sociale. Le opinioni sono tante, ma quel “Ma voi, chi dite che io sia?” rimane punto fermo, interroga i discepoli e impegna la fede dei seguaci di Gesù. La risposta di Pietro è illuminante , ed è divenuta la risposta di tutta la Chiesa: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente” (Mt 16,16). Su di essa riposa sicura la nostra fede in Gesù. Ma essa da sola non basta: Gesù pretende una risposta personale da ciascuno di noi, una risposta che ci impegna in una fede viva, che investe la vita: “Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo” (Lc 14,26). La vera risposta alla domanda di Gesù: non è quella espressa con le parole: “Io credo in te, Signore! Io so chi tu sei il santo di Dio!”, parole dette anche da un indemoniato (Lc 4,34). Ma la risposta del cuore che grida la propria fede con la vita: “se rinneghiamo noi stessi, prendiamo ogni giorno la nostra croce, e andiamo dietro di lui” (Lc 9,23), portando ovunque il suo messaggio di amore e di pace.
Lettura esistenziale
“Ma voi, chi dite che io sia?” (Mt 16, 15). Gesù usa un linguaggio comunicativo molto coinvolgente, esplicito e diretto che non lascia ascoltatori passivi, ma spinge ad interrogarsi e a prendere una posizione nei suoi confronti. Mentre le risposte ci appagano e ci fanno stare fermi, le domande ci muovono a camminare, a riflettere, a cercare. La domanda riportata nel brano evangelico odierno occupa un posto centrale in tutto il Vangelo di Matteo. Gesù non cerca definizioni sulla sua Persona, ma relazioni. A ciascuno dei suoi discepoli, a ciascuno di noi, egli chiede: “Chi sono io per te?”. Sembra di ascoltare la domanda di un innamorato che chiede: “Quanto sono importante per te?”. È chiaro che ad una tale domanda non si può rispondere con formule preconfezionate e asettiche. Francesco d’Assisi risponde a questa domanda con il bellissimo inno che s’intitola: Lodi di Dio Altissimo che vale la pena di ricordare.
“Tu sei santo, Signore solo Dio, che compi meraviglie. Tu sei forte, Tu sei grande, Tu sei altissimo, Tu sei onnipotente, Tu, Padre santo, re del cielo e della terra. Tu sei trino ed uno, Signore Dio degli dèi, Tu sei il bene, ogni bene, il sommo bene, Signore Dio vivo e vero. Tu sei amore e carità, Tu sei sapienza, Tu sei umiltà, Tu sei pazienza, Tu sei bellezza, Tu sei sicurezza, Tu sei quiete. Tu sei gaudio e letizia, Tu sei la nostra speranza, Tu sei giustizia e temperanza, Tu sei tutto, ricchezza nostra a sufficienza. Tu sei bellezza, Tu sei mansuetudine. Tu sei protettore, Tu sei custode e nostro difensore, Tu sei fortezza, Tu sei rifugio. Tu sei la nostra speranza, Tu sei la nostra fede, Tu sei la nostra carità, Tu sei tutta la nostra dolcezza, Tu sei la nostra vita eterna, grande e ammirabile Signore, Dio onnipotente, misericordioso Salvatore” (S. Francesco D’Assisi).
Cosa risponderesti tu a questa domanda? Chi è Gesù per te?