Stavano per fuggire alcuni degli indagati finiti in manette nell’inchiesta della Dda di Palermo sul clan di Porta Nuova. E’ questo il motivo per cui la Procura, coordinata dall’aggiunto Paolo Guido, ha disposto i fermo di 18 tra capi e gregari del mandamento di Porta Nuova.
I Carabinieri del Comando provinciale di Palermo hanno eseguito un provvedimento di fermo. Sono accusate a vario titolo di associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di droga, estorsioni e rapine aggravate dal metodo mafioso.
Il provvedimento è stato emesso in via d’urgenza anche perché recentemente, nel territorio controllato dalla cosca, sono stati commessi gravi fatti di sangue, l’ultimo giovedì, quando è stato assassinato, per strada, in pieno giorno, Giuseppe Incontrera, ritenuto dagli inquirenti reggente del mandamento. Per gli investigatori l’omicidio “avrebbe potuto aumentare il rischio della commissione di altri delitti” e spingere alcuni affiliati a fuggire per evitare ritorsioni. C’era dunque il rischio di una guerra all’interno del clan.