• 24 Giugno 2025 11:56

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Messina piange Sara e ricorda Lorena, il cordoglio del Sindaco e Rettrice Unime

Una tragedia quella di pomeriggio  a Messina, dove Sara Campanella ha perso la vita per mano di un ragazzo, tragedia che ricorda quella di Lorena Quaranta uccisa dal fidanzato esattamente cinque anni fa. Anche Lorena era una studentessa fuori sede iscritta in Scienze Infermieristiche al Policlinico.  Sara, originaria di Palermo, frequentava il terzo anno di  Tecniche di Laboratorio Biomedico sempre al Policlinico.

Martedì 1 aprile verrà sospesa l’attività didattica del corso di studio triennale in Tecniche di laboratorio biomedico dell’Università di Messina, dove la giovane era iscritta al terzo anno.

“Sono senza parole – ha commentato il sindaco di Messina Federico Basile – oggi Messina è stata scossa da una tragedia immensa: una giovane vita, quella di Sara Campanella, è stata spezzata in modo brutale. La violenza di questo gesto ci lascia increduli e profondamente addolorati. Voglio esprimere tutta la mia vicinanza ai familiari e agli amici di Sara. In questo momento di dolore insopportabile, sappiate che la città di Messina è con voi. Condanniamo con tutta la forza questo atto di violenza e confidiamo che la giustizia possa fare il suo corso.

Anche Giovanna Spatari Rettrice dell’Università di Messina  esprime il suo dolore“A nome di tutta la comunità accademica esprimo profondo dolore e sgomento per l’uccisione di Sara Campanella. L’Università di Messina si stringe attorno ai familiari, ad amiche e colleghe, ad amici e colleghi di Sara in questo terribile momento. La perdita di una giovane vita è sempre una tragedia immane, ma quando questa vita viene spezzata in modo così brutale, la nostra sofferenza è ancora più acuta. Sara era una studentessa brillante e piena di promesse, coinvolta nel suo percorso di formazione, benvoluta da tutti e la sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nella nostra comunità. Proprio cinque anni fa piangevamo per l’omicidio di Lorena Quaranta. Unime ha moltiplicato gli sforzi per diffondere la cultura del rispetto, per contribuire a fermare la piaga dei femminicidi, per supportare le proprie studentesse e I propri studenti. Oggi non possiamo fare altro che impegnarci nel continuare quegli sforzi contro ogni forma di violenza e perché Sara venga adeguatamente ricordata”.