• 1 Maggio 2024 7:55

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento al Vangelo Di don Ciro Lo Cicero

XVII domenica del Tempo Ordinario

Letture: Gen 18,20-32; Sal 137; Col 2,12-14; Lc 11,1-13

Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
“Padre,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
e perdona a noi i nostri peccati,
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazione”».
Poi disse loro: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”; e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono.
Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.
Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».

preghiera-1-300x168 Non una preghiera ma un modo di pregareIl tema della preghiera fa da sfondo a tutta la liturgia di questa domenica.

L’insegnamento di Gesù sulla preghiera avviene nel contesto della sua lenta ma determinata “salita” verso Gerusalemme.

Gesù, sollecitato dalla domanda di uno dei suoi discepoli: “Signore, insegnaci a pregare…” (v.1), ci offre la sublime preghiera del PADRE NOSTRO.

Con questa preghiera, Gesù, ci spiega che il vero volto di Dio è quello di un Padre che ci ama infinitamente, e al quale possiamo rivolgerci con confidenza di figli. Ci insegna che ogni preghiera deve partire dal riconoscimento della lode, della gloria e della bontà di Dio. Ci indica la necessità di desiderare e pregare per il Regno di Dio, affinchè Dio venga conosciuto e amato da tutti i popoli della terra. Dopo viene il momento di presentare al Signore le nostre esigenze personali.

In sintesi: prima Dio e poi io!

Non si prega per torcere a vantaggio nostro la sua volontà. Non si prega per obbligo, per dovere o paura.

Non si prega per insegnare a Dio cosa deve fare con noi e per noi. Papa Francesco, direbbe: “La preghiera non è come una bacchetta magica: che noi facciamo la preghiera, e… pum! E si fa la grazia”.

Pregare è molto più che recitare formule e ripetere parole a memoria senza metterci il cuore.

La preghiera è un lavoro: un lavoro che ci chiede volontà e costanza, ci chiede di essere determinati, senza vergogna.

bussate-300x190 Non una preghiera ma un modo di pregare“Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto”. (v.9)

Gesù afferma che per essere esauditi bisogna pregare sempre, pregare con perseveranza e fiducia incondizionata. Egli è sempre pronto ad ascoltarci. Oggi, assieme ai discepoli, anche noi diciamo: “Signore, insegnaci a pregare!”.

Chiediamoci: ma io cosa voglio chiedere al Signore? Di cosa ho veramente bisogno in questo preciso momento della mia vita?

Bussiamo al cuore di Dio e il Signore volgerà il suo sguardo su di noi.

Buona domenica!