• 2 Maggio 2024 10:37

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Giuseppe Di Fatta

II Domenica di Avvento

Letture: Bar 5,1-9; Sal 125; Fil 1,4-6.8-11; Lc 3,1-6

Un caro saluto di gioia e pace a tutti voi!

Ascoltiamo il Vangelo secondo Luca nella 2° domenica di Avvento.

Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetràrca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell’Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto. battista1-136x300 Preparate la via del SignoreMi sembra molto interessante il modo con cui l’evangelista descrive la vocazione e la missione di Giovanni Battista: l’invio, la discesa, direi quasi l’investitura della Parola di Dio su di lui. Quest’evento, unico nella vita di ogni uomo, è preceduto da un lungo elenco di indicazioni storiche e geografiche, insieme ai nomi delle persone che governano sia la società civile che la comunità religiosa. Tutto ciò che ci viene donato da Dio, la sua Parola, la grazia, il perdono, la salvezza hanno una dimensione di tempo che diventa storia della salvezza e una dimensione di luogo che diventa geografia della salvezza. Questo significa una cosa della massima importanza: dal momento in cui il Verbo si è fatto carne, il nostro cammino di fede si esprime e si sviluppa nel tempo e nel luogo in cui viviamo. Pensare se abitassi in un’altra città, se vivessi in un altro periodo, se fossi nato in un’altra famiglia… ha tutta l’aria di essere una fuga dalla realtà e non rispetta il modo con Dio ha deciso di agire e interagire con l’uomo: entrare nelle coordinate del tempo e dello spazio e farle diventare il luogo della sua visita e l’opportunità per incontrarlo.

Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. Giovanni predica e lo fa in due modi: attraverso le parole e compiendo un gesto, il battesimo. Un segno nuovo di conversione e di preparazione al perdono dei peccati, che non apparteneva ai riti ufficiali del culto ebraico. Un gesto orientato ad accogliere la salvezza che stava alle porte, nella persona di Gesù di Nazareth.

deserto-300x200 Preparate la via del SignoreÈ scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaìa: «Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Ogni burrone sarà riempito, ogni monte e ogni colle sarà abbassato; le vie tortuose diverranno diritte e quelle impervie, spianate. Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!» Giovanni è la voce, Cristo è la Parola. Giovanni grida, Cristo è mite e umile di cuore. Giovanni sta nel deserto, Gesù vive in mezzo agli uomini. Giovanni attende, Cristo è l’atteso. Citando il libro del profeta Isaia l’evangelista presenta il Battista come colui che prepara la venuta del Signore, cercando di predisporre i cuori all’accoglienza dell’inviato da Dio. Se ci riflettiamo bene in fondo questo è il compito di tutta la Chiesa, e quindi di ciascuno di noi. In forza del battesimo che abbiamo ricevuto, insieme al dono della fede, ogni nostra parola, ogni nostro gesto, e soprattutto la nostra testimonianza di vita può diventare per chi ci guarda e ci ascolta occasione e preparazione a fare l’esperienza dell’amore di Dio, l’unica realtà capace di cambiare il cuore e l’orientamento di un uomo.

sentieri Preparate la via del SignoreÈ dono di Dio ma anche nostro impegno, quello di raddrizzare i sentieri, cioè eliminare le storture dei nostri pensieri e comportamenti; quello di riempire i burroni, cioè provare a sanare le ferite dei fratelli, sapendo che anche noi siamo fragili; quello di abbassare i monti, cioè vivere nell’umiltà e nel servizio, riducendo la superbia e l’orgoglio.

Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio! In Gesù ogni uomo è già salvato, deve solo prenderne coscienza e aprirsi al dono che gli viene dato. Un’offerta gratuita, immeritata, inaspettata, universale, per tutti, affidata al cammino di attesa del popolo d’Israele e che, anche inconsapevolmente, è un desiderio inscritto nel cuore di tutti gli uomini, pure di chi non crede. Ringraziamo il Signore che ci ha resi beati perché i nostri occhi vedono, il nostro cuore crede, la nostra vita accoglie questo meraviglioso dono: la salvezza di Dio! Una buona e santa domenica a tutti voi. Con la benedizione di Dio.