• 1 Maggio 2024 11:04

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Giuseppe Di Fatta

XIV Domenica del Tempo ordinario – Anno B

Letture:  Ez 2,2-5; Sal 122); 2Cor 12,7-10;  Mc 6,1-6

Un caro saluto di gioia e pace a tutti voi!

Il Vangelo di questa 14° domenica ci parla della visita di Gesù a Nazareth. Venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono. Giunto il sabato si mise a insegnare nella sinagoga. Quella piccola città di Nazareth che lo aveva visto per almeno trent’anni come operaio nella bottega di Giuseppe e come figlio nella casa di Maria, città che aveva lasciato quando iniziò il suo ministero messianico, adesso lo vede ritornare in luoghi e tra persone molto conosciute, ma con una nuova veste e un inaspettato messaggio.

gesu-300x171 Profeti nella nostra patriaMolti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e Simone? E le sue sorelle non stanno qui da noi? Ed era per loro motivo di scandalo. Erano i suoi paesani, i suoi amici e conoscenti, molti della cerchia di parentela, considerati come famiglia allargata. Proprio da coloro che credono di conoscerlo, non viene né capito, né accettato. Anzi si scandalizzano, perché viene e parla a nome di Dio. Compie segni e prodigi che non si addicono a una persona normale . Dice soprattutto cose diverse da ciò che si aspettavano.

Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua. Ciò che può falsare e disturbare una sana relazione con gli altri, sono i preconcetti. Diceva Albert Einstein: è più facile spezzare un atomo che un pregiudizio! È veramente difficile incontrare qualcuno che abbia opinioni personali su situazioni o persone che non siano luoghi comuni, cose per sentito dire o valutazioni superficiali. Quella del Vangelo di oggi è l’amara constatazione del rifiuto di Gesù a cerchi concentrici: da Nazareth ai suoi parenti, dal popolo d’Israele agli uomini. Non di tutti, ma di quella fetta di umanità che vorrebbe un dio addomesticato alle proprie necessità, addormentato sullo scontato e sull’ovvio, così banale da essere incapace di sorprendere. Gesu-4-300x167 Profeti nella nostra patriaGesù è profeta nel senso pieno del termine: parola scandalosa del Padre che rivela la sua follia d’Amore per l’umanità e per ogni uomo. Parola di carne, che ci prende e ci sorprende fino a lasciarsi crocifiggere. Parola sapiente che si rivela ai piccoli e si nasconde agli intelligenti e ai furbi di questo mondo. Gesù è di Nazareth, ma da Nazareth non viene riconosciuto, proprio da amici e parenti. Siamo noi oggi, che in forza del battesimo, diventiamo suoi amici e familiari di Dio. E come Lui possiamo diventare ciò che già siamo, profeti, cioè portatori della sua Parola, viva e ancora credibile. Certi che l’uomo di oggi ha sempre bisogno di questa Parola, anche quando non lo sa o non lo vuole sapere. Profeti, noi, nella nostra Nazareth, cioè in famiglia, nel nostro ambiente di lavoro, in comunità, nella fraternità, nella città, nel mondo. La stragrande maggioranza dei cristiani crede che il compito dell’evangelizzazione sia solo per preti e frati… E invece è di tutta la Chiesa, di ogni battezzato, di ognuno di noi, che con modi e in ambiti diversi, accoglie la Parola di Dio nella propria vita e la testimonia e annunzia con gioia e credibilità ogni volta che ci sia questa necessità.

E si meravigliava della loro incredulità. Oggi ci viene chiesto di non chiuderci davanti allo scandalo di Gesù, di continuare a giocarci la meravigliosa partita della fede, senza vergognarci della testimonianza da rendere a Lui: non rifiutarlo, non ribellarci quando dice cose diverse da quelle che ci aspettiamo. E accogliere con cuore puro e disponibile la sua Parola, sempre fresca e portatrice di novità, capace di rinnovare la nostra vita ed essere anche noi, a nostra volta, profeti tra la gente!

Una buona e santa domenica a tutti!