• 5 Maggio 2024 7:26

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Quando Fratel Biagio andò a S. Fratello per pregare S. Benedetto il moro

di FraPè – Era il 2016 quando Fratel Biagio Conte con una croce sulle spalle decise di fare una peregrinatio toccando tutte le regioni d’Italia. In Sicilia toccò diverse città, paesi e borgate. In questo suo pellegrinare fece tappa anche a San Fratello, piccolo centro risituato sui monti Nebrodi. La visita in questo paesino dove si parla un antico idioma e dove regnano tradizioni che si perdono nel tempo, per Biagio Conte aveva un ben preciso scopo: andare nel paese che ha dato i natali al suo amico San Benedetto il Moro, Compatrono di Palermo assieme a Santa Rosalia. Questo Santo poco conosciuto in Sicilia ma molto venerato in Sud america e, in qualche parte dell’Africa essendo di origini africane, ha sempre accompagnato il fondatore della Missione Speranza e Carità che, innamorato della Solitudine e del Silenzio, ha trovato nel Santo Francescano un esempio da seguire.

Entrò nel Convento seicentesco di San Fratello dedicato a Santa Maria di Gesù  e li pregò San Benedetto.

Tante volte nel mio andare a trovarlo, abbiamo parlato della necessità della relazione con il Signore che nasce dall’ascolto della Parola maturata nella preghiera e donata con la vita, ed egli stesso mi diceva: “Così come ha fato San Benedetto da San Fratello tuo paesano”.

L’amore per l’esperienza di fede e di vita vissuta osservando il Vangelo di Nostro Signore Gesù Cristo di Benedetto il Moro, fu l’esperienza che Biagio Conte fece ritirandosi in preghiera, in solitudine, penitenza, vivendo la fraternità e donandosi ai fratelli. Esperienza vissuta da chi sa amare Cristo Povero e Crocifisso alla maniera di Francesco di Assisi e di Benedetto da San Fratello.