• 24 Giugno 2025 13:03

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Annunciazione del Signore

Letture:  Is 7,10-14; 8,10   Sal 39   Eb 10,4-10   Lc 1,26-38

Riflessione biblica

“Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra” (Lc 1,26-38). Parole che ci invitano a contemplare il mistero di Dio, che si compie attraverso una donna, creatura di Dio piena di grazia. Maria entra in relazione con il Dio Uno e Trino: in lei si compie il mistero dell’incarnazione del Figlio dell’Altissimo, il Santo, concepito per opera dello Spirito Santo (Lc 1,31-32.35). L’iniziativa è di Dio: “l’angelo Gabriele fu mandato da Dio”, il quale grandi cose ha operato in Maria (Lc 1,49). E Maria ha risposto con umiltà, disponibilità, gioia. Con umiltà: “Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola” (Lc 1,38). Maria, nel discernimento sapiente e intelligente del mistero che si stava compiendo in lei, comprese che è totalmente al servizio di Dio per collaborare con il suo piano di salvezza. Con disponibilità: desiderio gioioso di compiere con il suo “sì” la volontà di Dio su di sé e su tutta l’umanità, perché “di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono” (Lc 1,50). Con gioia: lo Spirito di Dio l’ha resa piena di grazia per dare al mondo Gesù, l’autore della grazia, “dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto grazia su grazia” (Gv 1,16). Ella è la Madre del “Dio con noi”, la Dimora di Dio sulla terra, il punto di incontro dell’umanità con Dio, il sacramento della sua presenza tra noi, il segno della Chiesa che essa continua a generare insieme a Gesù finché diventiamo tutti “uno in lui” che è il Signore. Rivestiamoci dei sentimenti di Maria, e allora, come lei, diverremo per il mondo “madri di Gesù”: “Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli? Tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre” (Mt 12,48-50).

Lettura esistenziale

“Allora Maria disse all’angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo»” (Lc 1,34). Mentre Zaccaria domandava all’angelo un segno, Maria domanda il senso. Porre domande è stare davanti al Signore con tutta la dignità di uomo: accetto il mistero, ma uso anche tutta la mia intelligenza. Dico quali sono le mie strade e poi accetto strade al di sopra di me. Ma avverto il pericolo di far dire a Dio ciò che Dio non dice, e interrogo e cerco il senso. Infine appare lo stile di Dio: ti coprirà con la sua ombra. La potenza si fa ombra. L’Altissimo si vela di carne, quasi si nasconde, ombra su di una ragazza, fremito nel suo grembo. Non lo troverai negli abbagli delle visioni, nello splendore del tempio, ma nella vita, che è un’anfora di ombre. Nel buio di un grembo, sta la luce della vita. Solo la madre sapeva che era figlio di un annuncio del seme che sta nella voce di un angelo (E. De Luca).  Per entrare e dimorare nella vita Dio si veste sempre di povertà, degli umili panni del servo (cfr Fil 2,6-7). Non si impone, va cercato. E sarà accolto e generato solo da chi sa vivere in se stesso l’impegno di essere servo, come lui: “Eccomi sono la serva del Signore” (Lc 1,38). La vicinanza di Dio crea servizio. In tutta la Bibbia, in tutta la storia. Inscindibilmente, servizio a Dio e all’uomo. Oggi ancora l’angelo ripete per noi le tre parole essenziali: non temere, verrà il Signore e ti riempirà la vita. E la speranza è una Vergine gravida di un mondo altro. Solo le donne, le madri conoscono l’attesa, essa è iscritta fisicamente nel loro corpo. Si attende non per una mancanza, ma per una pienezza, non per una assenza da colmare, ma per una sovrabbondanza di vita che già urge (Ermes Ronchi).