• 9 Dicembre 2024 7:46

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Ragusa, Mons. Asta ai sacerdoti, “Vivere la Settimana Santa con prudenza e responsabilità”

“Prudenza e responsabilità in vista della Settimana Santa”: è quel che ha chiesto, con una lettera inviata a tutti i sacerdoti, mons. Sebastiano Roberto Asta, amministratore apostolico della diocesi di Ragusa.

Rifacendosi alle indicazioni della Cei, che ha incoraggiato i fedeli a partecipare ai riti di questo periodo forte dell’anno, senza però trascurare alcuna delle norme previste dai protocolli sanitari, l’amministratore apostolico, d’intesa con il Collegio dei Consultori, ha ritenuto opportuno sollecitare i confratelli sacerdoti a uniformarsi ad alcune disposizioni che riguardano la Domenica delle Palme (si usi la seconda forma o anche la terza prevista nel Messale e si faccia la benedizione delle palme all’inizio di ogni celebrazione); le Quarantore (è consentita la celebrazione delle Quarantore nel corso della Settimana Santa); la Messa crismale (avrà luogo in cattedrale il giovedì santo, alle 10); la Messa in Coena Domini (oltre a quanto previsto dalla nota Cei, si sottolinea l’importanza di evitare in ogni modo che, dopo la Messa, vi sia spostamento di fedeli da una chiesa all’altra per la consuetudine della visita agli altari della riposizione); le Vie Crucis (si possono celebrare in chiesa, a condizione che i fedeli rimangano fermi al loro posto); la Veglia pasquale (la liturgia del fuoco avvenga il più possibile vicino alla porta della chiesa, per favorire la partecipazione dei fedeli, che devono rimanere in chiesa, fermi al loro posto; le candele vengano distribuite da addetti con i guanti monouso); le processioni (permane il divieto delle processioni e delle altre forme di pietà popolare che comportano assembramenti e movimento di persone, sia all’interno che all’esterno della chiesa).

Il tendenziale peggioramento del quadro epidemiologico, in questi giorni, ci deve spronare a osservare con particolare attenzione queste disposizioni – sottolinea mons. Asta –, confidando che un prudente e responsabile atteggiamento pastorale, insieme alla campagna vaccinale ormai iniziata, cooperi a una più veloce uscita dall’attuale situazione, ancora particolarmente pesante”. (Ag.Sir)